Ferrara. Agenti senza alloggi, raffica di domande di trasferimento
Da un anno i locali della caserma Bevilacqua non sono disponibili e il caro affitti spinge i poliziotti a lasciare Ferrara. L’appello del Sap al Prefetto
Ferrara Da oltre un anno gli alloggi collettivi di servizio della caserma Bevilacqua non sono più utilizzabili dal personale assegnato alla Questura di Ferrara e i nuovi agenti si trovano costretti, con uno stipendio di 1.400 euro al mese, a cercarsi un alloggio in affitto. Così dovendo sostenere i costi di una città universitaria, decidono spesso di chiedere il trasferimento nella speranza di lasciare al più presto Ferrara.
E’ il problema esposto dal sindacato di polizia di Stato al prefetto di Ferrara Rinaldo Argentieri nel corso di un incontro tra il rappresentante del Governo e una delegazione del sindacato composta dal Segretario provinciale Stefano Rossetto e dal Segretario provinciale aggiunto Luca Sita.
“Attualmente _ sottolinea il Sap - un trasferimento di sede si ottiene nel giro di due o tre anni, ossia poco dopo aver familiarizzato e conosciuto il territorio. Per un poliziotto la conoscenza del territorio, è direttamente proporzionale alla sua efficacia operativa nella prevenzione e repressione dei reati. Un loro trasferimento a due o tre anni dall'arrivo in città, fa sì che se ne vadano dopo aver accresciuto il loro livello di professionalità grazie all'esperienza maturata, lasciando la città a nuovi agenti che dovranno iniziare da capo il processo di conoscenza”.
Altra questione importante, “la disponibilità immediata del personale accasermato in caso di grave calamità o emergenza per la sicurezza. L'esempio di quanto accaduto in occasione del terremoto del 2012, in quei momenti il 113 squillava all'impazzata e solo la presenza di ben 8 operatori in sala operativa ha potuto fornire ai nostri concittadini l'assistenza e le risposte necessarie. Di quegli 8 operatori aggiuntivi ben 7 erano accasermati! Solo così si sono potuti rendere immediatamente disponibili ad affrontare l'emergenza”.
Da non trascurare il tema della dispersione di risorse finanziarie. “Nel recente passato la mancanza della disponibilità di detti alloggi ha obbligato la Questura ad alloggiare gli agenti in prova in hotel per i due mesi del periodo di prova, andando così a disperdere risorse finanziarie che sarebbero potute essere una buona base per risolvere il problema degli alloggi.
La ristrutturazione degli alloggi collettivi di servizio andrebbe a beneficio dei poliziotti ed indirettamente della cittadinanza tutta, la quale si aspetta dalla Polizia di Stato efficienza, efficacia e prontezza nel garantire il diritto alla sicurezza” .
Il Prefetto dopo aver ascoltato con grande attenzione le argomentazioni ha dato la sua piena disponibilità a cercare una soluzione per affrontare il problema appena acquisite le informazioni tecniche sui lavori necessari.
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