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Ferrara. Petizione online in difesa del Centro di riabilitazione San Giorgio

Ferrara. Petizione online in difesa del Centro di riabilitazione San Giorgio

I sottoscrittori preoccupati per la chiusura fino al 30 settembre del reparto intensivo e per la riduzione dei posti letto. La replica dell’ospedale Sant’Anna: assetto solo temporaneo, tutti i servizi restano garantiti

09 agosto 2023
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Ferrara “Noi sottoscritti cittadini e utenti del S.S.N. e del S.S.R. Vi segnaliamo la situazione de “La Riabilitazione San Giorgio” di Ferrara che rappresenta un’eccellenza con il Reparto di Riabilitazione intensiva San Giorgio all’interno dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Ferrara che ha una storia lunga oltre 40 anni e rappresenta una testimonianza di sanità pubblica di altissima qualità, riconosciuta a livello regionale e nazionale”.

Inizia così la petizione lanciata sulla piattaforma change.org a difesa del Centro San Giorgio, da sempre uno dei fiori all’occhiello della sanità ferrarese.  A preoccupare i promotori dell’iniziativa, “le recenti decisioni introdotte dalle disposizioni della regione Emilia-Romagna”, ovvero
la chiusura di una parte della Riabilitazione intensiva S. Giorgio, situata nel Polo Ospedaliero di Cona per 4 mesi, dal 28 maggio al 30 settembre (nota Pg 0009265 del 6 giugno 2023); la contemporanea riduzione dei posti letto del 25% circa, da 70 a 46 (nota Pg 0009265 del 6 giugno 2023);  l’ulteriore riduzione, all’interno dei posti letto rimanenti (46), di quelli riservati alle
patologie più gravi (cod. 75) diventati meno della metà, solo 20, e comprendenti anche patologie meno gravi (cod.56) secondo la  nota Pg 0012128 dell’11 maggio 2023; l’autorizzazione da parte la Regione Emilia-Romagna, tramite la Direzione Generale Cura della Persona, Salute e Welfare a trasformare posti letto di degenza di riabilitazione intensiva codice 56 in posti letto codice 75 (Neuroriabilitazione) dedicati alle gravi cerebrolesioni presso una struttura sanitaria privata situata nell'area dell'Emilia Orientale, a Bologna.

Tutto questo, sottolineano i promotori, “induce inevitabilmente forte preoccupazione nei familiari di persone affette da gravi patologie neurologiche e cerebrali perché evocano scenari legati all’abbandono
e alla solitudine. Il dato oggettivo legato ai provvedimenti messi in atto dalla Regione Emilia-Romagna vede una netta riduzione delle possibilità di assistenza altamente qualificata che si caratterizza anche per la forte interazione con le famiglie nei percorsi di cura”.

Il “grave ed evidente rischio – prosegue il testo dell’appello – è quello di sottrarre alla sanità pubblica e alle strutture pubbliche-private già esistenti nel territorio regionale ed in particolare nell’Emilia Orientale, posti letto già dedicati alla riabilitazione delle gravi cerebrolesioni”.

Da qui la richiesta “al governo ed al consiglio regionale affinché possano attivarsi per salvaguardare il San Giorgio centro di eccellenza e di sostegno ai pazienti ed alle loro famiglie. Nel passato la struttura socio-sanitaria era stata già privata della sua fondamentale caratteristica di andare oltre le cure cliniche dando sostegno al reinserimento sociale degli utenti.
Si chiede che con un’inversione di tendenza, rispetto allo smantellamento della sanità pubblica, si salvaguardino quelle strutture che hanno contribuito all’eccellenza del sistema sanitario regionale alleviando le sofferenze di tanti, avviandoli sulla strada del recupero delle migliori condizioni cliniche possibili e evitando la loro emarginazione sociale”.

La replica dell’azienda ospedaliera Sant’Anna

"In merito ad una raccolta di firme on line relativa al “Centro Riabilitativo San Giorgio” di Cona e ad altre chat che stanno girando in cui si paventano “Riduzione posti letto del 25%” in via definitiva e conseguentemente “gravi cerebrolesioni mandati a Bologna in struttura privata” la Direzione Sanitaria non può esimersi da precisare quanto segue.

La riduzione di 24 posti letto del Centro è limitata al periodo estivo e rientra nel complessivo piano che la Direzione Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria ha predisposto, come ogni anno, e che prevede il rallentamento di alcune attività, anche in relazione alla difficoltà a reperire personale. In tale periodo i posti letto sono 46, utilizzati in modo funzionale per pazienti di diversa complessità. Va altresì considerato che la Delibera regionale numero 2125 del 2005 prevede, per il centro hub regionale per cerebrolesioni presso l’ospedale di Cona una dotazione di 25 posti letto.

In ogni caso l'assetto di questo periodo, che si ribadisce essere temporaneo, consente comunque di garantire l’espletamento delle attività riabilitative nella loro completezza e anzi è stato potenziata l'attività fisioterapica all'interno del DH riabilitativo anche per pazienti ambulatoriali e presso gli altri reparti dell’Ospedale, esigenza molto sentita dai pazienti e dalle loro famiglie e che ha consentito un maggior numero di dimissioni a domicilio limitando l’utilizzo di altri centri riabilitativi”.

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