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Ferrara, per le morti sospette al Sant’Anna aperta una seconda indagine

Daniele Oppo
Ferrara, per le morti sospette al Sant’Anna aperta una seconda indagine

Faro puntato sul presunto ritardo nella comunicazione all’autorità giudiziaria Ieri iniziate le autopsie sui corpi delle due donne decedute dopo l’operazione

09 agosto 2023
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Ferrara L’articolo è il 365 del codice penale. La rubrica recita “omissione di referto”. È il reato per il quale la Procura di Ferrara ha aperto un secondo fascicolo d’indagine in merito ai decessi di Gabriella Cimatti, 81 anni di Forlì, e Mara Cremonini, 70 anni di San Pietro in Casale, avvenuti il 27 e il 28 luglio all’ospedale Sant’Anna di Cona, a seguito di un’operazione di chirurgia oculistica per una patologia tumorale. Al momento il nuovo fascicolo risulta essere a carico di ignoti.

Il sostituto procuratore Andrea Maggioni, titolare dell’indagine, intende far luce sull’eventuale ritardo da parte dell’ospedale ferrarese nella comunicazione all’autorità giudiziaria delle due morti considerate sospette, visto che sono avvenuta in sequenza, dopo che le vittime avevano subito la stessa operazione e avevano accusato gli stessi sintomi.

L’obiettivo sarà ricostruire la catena decisoria e individuare le eventuali responsabilità che hanno portato anche, nel caso del secondo decesso, l’ospedale a eseguire il 29 luglio un’autopsia per conto proprio, con l’obiettivo di accertare le cause del decesso, senza ovviamente avvisare la procura, allertata solo il lunedì 31 luglio per entrambi i casi, data nella quale erano già stati addirittura svolti i funerali della prima vittima, la cui salma stava per essere cremata.

Qui si inserisce anche un’altra vicenda: oltre all’autopsia per conto proprio, da quanto si apprende, il Sant’Anna ha eseguito in autonomia anche le verifiche sui macchinari usati per le operazioni - molto complesse, molto specialistiche - per cercare eventuali difetti ai quali si sarebbero potuti ricondurre gli esisti fatali degli interventi. Non sembra emerso nulla, ma questo lavoro ha ovviamente compromesso lo stato dei macchinari, vanificando probabilmente le verifiche che avrebbe potuto compiere la procura.

Ieri mattina, intanto, è stato ufficialmente conferito l’incarico al medico legale Giambattista Golè dell’Istituto di Medicina legale di Torino per l’effettuazione delle due autopsie richieste dalla procura, che ha iscritto 22 persone tra i medici, infermieri e Oss nel registro degli indagati per l’ipotesi di omicidio colposo. Gli accertamenti sono iniziati nel primo pomeriggio e da quanto si apprende non avrebbero portato a individuare cause visibili immediatamente. Il consulente del pm sta valutando approfondimenti di tipi chimico-tossicologico e legati all’anestesia, con la richiesta di esperti d’ausilio. Confermata però la difficoltà respiratoria che entrambe le vittime hanno accusato prima di morire.

Gli indagati sono assistiti dagli avvocati Marco Linguerri, Giuseppe Moretti, Michele Ciaccia e Gianni Ricciuti. I loro consulenti sono i medici legali Lorenzo Martinelli, Alessandra Bergonzini e Mauro Martini. Le famiglie della parti offese, assistite dagli avvocati Jacopo Morrone e Michela Stama (per la signora Cimatti) e Massimiliano Jovino (per la signora Cremonini) hanno nominato come consulenti i medici legali Enzo Micaletti ed Elena Bignardi. 

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