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L’omaggio

Lo sguardo buono di don Minzoni abbraccia Argenta da un murale

Giorgio Carnaroli
Lo sguardo buono di don Minzoni abbraccia Argenta da un murale

L’opera realizzata per il centenario della morte del martire del fascismo

10 agosto 2023
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Argenta A passi da gigante si stanno avvicinando le celebrazioni per ricordare i 100 anni dell’uccisione di Don Giovanni Minzoni.

Ancora un paio di settimane e Argenta sarà al centro dell’interesse nazionale. E l’elicottero che ieri mattina ha sorvolato più volte il centro di Argenta non era del 118 e neppure per la produzione di nuove carte topografiche, ma un semplice assaggio di cosa si sta preparando in occasione della presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella il 25 agosto. Infatti, oltre al velivolo che ha effettuato vari atterraggi di prova su diversi luoghi sicuri, in municipio si è tenuto un vertice al cui hanno partecipato le massime autorità della Prefettura e dei servizi di sicurezza, oltre alle forze dell’ordine. Un summit per decidere tempi, luoghi, percorsi e come predisporre l’apparato di sicurezza necessario a tutela del Presidente Mattarella. I dettagli ancora non sono stati resi noti, ma di certo le auto blu e quelle di servizio parcheggiate hanno suscitato un certo interesse da parte della popolazione soprattutto perché avvenuto nella giornata del giovedì, quando il centro di Argenta è frequentato da persone provenienti dalle frazioni per il mercato settimanale. Un vertice anche per curare le dinamiche necessarie per 23 agosto (giorno dell’uccisione per mano fascista dell’arciprete di Argenta) quando le cerimonie toccheranno l’apice con la messa per il Centenario presieduta dal presidente della Cei, il cardinal Matteo Zuppi. Un evento questo del centenario minzoniano che sta prendendo forma anche lungo via Giovanni Pascoli (a pochi metri da dove è stato aggredito e bastonato) e che i 90enni di Argenta ritengono sia il luogo dove c’era la canonica.

Ebbene proprio su questo luogo, Riccardo Buonafede, 38 anni, di Comacchio, diplomatosi al Dosso Dossi di Ferrara, sta realizzando un murale che raffigura l’allora parroco di Argenta con in mano una grande penna verde. Ma non è tutto; il 23 agosto sarà anche una data importante per Sergio Caranti, instancabile storico argentano che ha concentrato il suo tempo nel ricostruire passo dopo passo la vita di Don Minzoni. Lo stesso giorno dell’uccisione, infatti, uscirà il suo secondo libro dal titolo “Don Giovanni Minzoni – La vita la storia di un Martire” con la prefazione del vescovo di Ravenna Monsignor Lorenzo Ghizzoni e la presentazione del sindaco Andrea Baldini(EsseCi Editore).

«Il libro – fa sapere l’autore – è una sintesi dettagliata e concentrata di avvenimenti, date, passaggi di vita dell’Arciprete di Argenta; dalla vocazione, all’esercizio del ministero come giovane prete, al periodo della guerra come cappellano militare, alla gestione della parrocchia, allo scontro con chi voleva porre i giovani su vie contrarie al Vangelo, che dovrebbe permettere di avere una base sulla quale riflettere sulla santità della vita di questo grande sacerdote. Morto dopo un vile agguato nell’agosto 1923 che fermò la sua opera instancabile di prete, di parroco, di educatore, di precursore dei tempi e di testimone della fede in tempi di persecuzione». Caranti tiene a precisare che l’utile del libro verrà devoluto al museo di Don Minzoni di Argenta. l

Giorgio Carnaroli

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