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Ferrara, l’inflazione torna a salire: 1.474 euro in più a famiglia

Gian Pietro Zerbini
Ferrara, l’inflazione torna a salire: 1.474 euro in più a famiglia

Gli alimentari restano il settore che è aumentato di più in un anno: +11,1% L’ultimo mese vede la crescita dei servizi ricettivi, ancora in calo le bollette

11 agosto 2023
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Ferrara Sono 1.474 euro in più a nucleo quello che in media le famiglie ferraresi dovranno spendere a causa dell’attuale inflazione, che nel mese di luglio è nuovamente salita a quota +6,1% contro la media nazionale del 5,9%. Ecco il dettaglio suddiviso per settori.

Alimentari Il settore continua ad essere nell’anno quello che ha subito i maggiori rincari (+11,1%), nonostante in questo mese abbia subito una lievissima diminuzione dello 0,2% della divisione rispetto al mese precedente dovuto alle diminuzioni di prezzo del riso (-0,7%), dei crostacei freschi (-6,2%), del latte intero (-0,2%), del burro (-2,5%), delle arance (-6,5%), delle banane (-1,7%), dei frutti a bacca (-11,6%), delle confetture, marmellate e miele (-0,6%) e delle altre bevande analcoliche (-1,2%).

Abbigliamento/scarpe

Aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente dovuto agli aumenti di prezzo degli abiti completi e pantaloni uomo (+0,4%), delle camicie, t-shirt, polo uomo (+0,8%), dell’abbigliamento intimo e calze donna (+0,6%), dell’abbigliamento sportivo bambini (3-13 anni) (+0,2%), delle calzature per neonati e per bambini (+0,2%). A cadenza annuale si registra un aumento del 4,9%

Utenze domestiche Una diminuzione dell’ 1,3% della divisione rispetto al mese precedente dovuto alle diminuzioni dell’energia elettrica mercato tutelato (-1,1%), dell’energia elettrica mercato libero (-4,2%), del gas di città e gas naturale mercato tutelato (-2,3%), del gas di città e gas naturale mercato libero (-5,5%). A cadenza annuale si registra un aumento del 6,8%.

Mobili e casalinghi Aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente dovuto principalmente alle diminuzioni di prezzo dei mobili per soggiorno e sala da pranzo (+0,6%), dei frigoriferi, freezer e frigo freezer (+2,7%), delle lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie (+4,2%), degli apparecchi per riscaldamento e condizionatori d’aria (+0,5%). A cadenza annuale si registra un aumento del 5,4%.

Spese per la sanità Aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente dovuto principalmente agli aumenti dei test diagnostici fai da te e dispositivi meccanici di contraccezione (+2,6%), degli altri prodotti medicali (+0,4%), degli occhiali e lenti a contatto correttivi (+0,9%). A cadenza annuale c’è un aumento del 2,4%.

Trasporti Aumento dello 0,8% della divisione rispetto al mese precedente dovuto agli aumenti di prezzo del gasolio per mezzi di trasporto (+1,5%), della benzina (+0,8%), dei voli nazionali (+9,0%), dei voli intercontinentali (+9,0%), del trasporto marittimo (+6,1%). A cadenza annuale si registra un aumento dello 0,9%.

Ricreazione spettacoli Aumento della divisione dello 0,4% dovuta soprattutto agli aumenti di prezzo dei servizi ricreativi e sportivi –fruizione come praticante (+2,1%), dei pacchetti vacanza nazionali (+6,3%), dei pacchetti vacanza internazionali (+0,7%). A cadenza annuale si registra un aumento del 4,8%.

Alloggi e ristorazione Aumento dello 0,9% rispetto al mese precedente dovuto agli aumenti di prezzo dei ristoranti (+0,2%), dei bar (+0,2%), degli alberghi e motel (+1,2%), delle pensioni e simili (+5,3%), dei villaggi vacanze, campeggi, ostelli della gioventù e simili (+16,4%). Tendenzialmente la divisione registra un aumento del 7,6%

La classifica La graduatoria delle città che hanno il maggior rincaro per famiglia a causa dell’aumento dell’inflazione vede Ferrara nella top 20 tra le più penalizzate, con un 19º posto ex aequo con Modena. Ecco la classifica calcolata da Mauro Antonelli per conto dell’Unione Nazionale Consumatori su dati Istat.

1ªGenova 1.787 euro,

2ªVarese1.714 euro,

3ªMilano1.710 euro,

4ªGrosseto1.691 euro,

5ªLodi1.650 euro,

6ªPerugia1. 585 euro,

7ªSiena1.578 euro,

8ªBologna1.572 euro

9ªAlessandria1.533 euro,

9Lucca1.533 euro,

11ªLecco1.523 euro,

12ªRavenna1.522 euro,

13ªFirenze1.516 euro,

14ªVenezia1.515 euro,

15ªTorino1.495 euro,

16ªIl dato medio

Massa Carrara1.488 euro,

16ªPistoia1.488 euro,

18ªImperia1.482 euro,

19ªModena1.474 euro,

19ªFerrara1.474 euro.

Il podio Analizzando un anno di inflazione si scopre quali sono i prodotti che sono più aumentati di prezzo in percentuale e quelli che sono calati in maniera più significativa. Il podio dei rincari vede al primo posto ancora lo zucchero, pur con una lieve contrazione nella percentuale, ma il record è ancora ben saldo con un eloquente +46,5%. Al secondo posto si conferma l’olio di oliva anche se la percentuale è lievitata al +36,8%, mentre guadagnano posizioni le arance che salgono a +35,5%.

Viceversa, non hanno sentito dell’effetto inflazione anzi sono calati rispetto all’anno corso, quasi una trentina di prodotto. I cali in percentuali più significativi sono per il gas naturale -33,3%, energia elettrica -28,5% e i voli internazionali - 19,1%.