Ferrara

La tragedia

Ferrara, morto in moto. I residenti: «Hanno coperto la buca alle 3 di notte»

Daniele Oppo
Ferrara, morto in moto. I residenti: «Hanno coperto la buca alle 3 di notte»

La rabbia dei residenti della zona dopo il tragico incidente: “Dissesto segnalato da anni”

12 agosto 2023
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Ferrara «L’hanno rattoppata ieri alle 3 del mattino, è venuto il camioncino e hanno messo l’asfalto. Che si vergognino». Quella buca, in realtà un avvallamento nell’asfalto in via Canonici, è stata forse determinante nella tragedia che ha portato alla morte di Alessio Maini.

Ieri mattina era chiaro, dall’odore, dalla lucentezza e dalla morbidezza (uno degli amici della vittima, incredulo, ci ha messo il piede sopra e ci ha lasciato l’impronta), che il bitume era fresco. E i residenti sono tutti concordi nel dire che alla sera di giovedì non c’era. Anzi, più d’uno è sicuro che il rattoppo è stato fatto dopo l’incidente, una signora ha visto il camioncino dell’impresa, mentre ancora la Polizia municipale stava concludendo i rilievi.

E se da un lato il gruppetto di amici di Maini che ieri mattina si è riversato in via Canonici era stupito per questa iniziativa, che ha destato in loro interrogativi e anche, si può dirlo, sospetti, dall’altro i residenti non sono stati affatto teneri e, anzi, rivelano che quel pericolo non era affatto sconosciuto al Comune.

«E’ da due anni che segnaliamo quella buca», racconta un residente, «una signora si è già fatta male, lo abbiamo già detto anche ai vigili di quartiere quando passano. Non è stato fatto nulla. Poi stanotte l’hanno rattoppata».

Quello è un quartiere residenziale, fatto di palazzi e di un po’ di verde. La lunga via Canonici è messa abbastanza male, si vede ictu oculi, a colpo d’occhio, l’asfalto è vecchio, crepato, pieno di avvallamenti e per tutti i residenti che abbiamo sentito ieri è la testimonianza dell’abbandono a cui è stato lasciato il quartiere da parte del Comune.

«Quando passavano i portapizze si vedeva che la moto ballava», aggiunge un abitante del vinato, parlando ancora dell’avvallamento ripianato. Fa specie a tutti il rattoppo così d’emergenza in una strada che presenta altre situazioni simili.

Sul lato opposto c’è via Fratelli Aventi, che non è messa meglio: «Qui le auto e le moto fanno anche i 120», lamenta un residente, «corrono troppo, è pericoloso, devono fare qualcosa». Sulla stessa strada, dal lato del piccolo giardino che collega via Aventi con via Canonici, c’è un marciapiede asfaltato nemmeno da troppo tempo: «Vede qui?», indica un residente puntando il dito su un punto avvallato e crepato, nei pressi dei cassonetti, «qui è dove una signora è caduta e si è fatta male. Così è come è stato riparato, è possibile?». l

D.O.

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