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Lidi, il marsupio scordato sulla corriera: scatta la catena solidale

Alessandra Mura
Lidi, il marsupio scordato sulla corriera: scatta la catena solidale

Turista aiutato da carabinieri e autista Tper

18 agosto 2023
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Lido Estensi Quei dieci minuti gli sono sembrati dieci anni. In un attimo persi documenti, cellulare e carte di credito custoditi nel marsupio dimenticato sulla corriera che da Ferrara lo portava a Lido Estensi. Lo stesso che “miracolosamente” ha potuto recuperare poco dopo grazie all’attenzione e alla premura dell’autista Tper Barbara Penazzi.

A raccontare questa «storia a lieto fine che in Islanda non farebbe notizia ma in Italia forse sì» è il signor Massimo Ramalli, 55 anni, fiorentino con un forte legame con i lidi comacchiesi. Non solo perché dal 1976 la sua famiglia trascorre le vacanze sulla nostra costa, ma anche perché lui, ora farmacista, è stato a lungo autista per la Pubblica Assistenza e la Croce Rossa e alla fine degli anni Ottanta «ho fatto le nottate come autista anche al JJ di Lido Scacchi». E ai Lidi si è appunto consumata la vicenda che Massimo, per gratitudine verso l’autista Tper, ha voluto postare sui social.

Dunque nei giorni scorsi Massimo era partito in treno da Firenze per andare a trovare la sua famiglia che si trovava già al mare. Arrivato a Ferrara ha preso la corriera per i Lidi. Il mezzo non era molto affollato e lui si era seduto in prima fila, dalla parte opposta rispetto alla conducente. «Viaggiavo con una valigia, uno zaino e il marsupio. Quando sono sceso alla fermata di viale degli Ulivi ho avuto la sensazione che mi mancasse qualcosa, e mi sono reso conto di non avere più il marsupio, e intanto la corriera era già ripartita». In quei pochi istanti Massimo ha pensato di tutto: «Ho fatto mente locale, e ho concluso che potevo averlo lasciato solo sulla corriera, per fortuna non lo avevo dimenticato sul treno. Ero però preoccupato all’idea che nel frattempo fosse finito nelle mani di qualche malintenzionato, non solo le carte, ma anche il telefono, che poteva essere utilizzato impropriamente in mille modi».

A quel punto ha subito chiamato il 112 per esporre i fatti e chiedere aiuto. «I carabinieri sono stati molto professionali. Si sono messi in contatto con Tper e mi hanno richiamato fornendomi un recapito e dicendo che l’azienda mi avrebbe contattato. Io li ho anticipati e per fortuna ho ricevuto la notizia che il marsupio era stato recuperato e messo al sicuro dall’autista. Sono così andato al deposito di via Marina, dove ho potuto tornare in possesso di tutti i miei effetti personali. Volevo ringraziare l’autista Tper e i carabinieri per come si sono prodigati».

Un gesto molto apprezzato dalla conducente, che in risposta al post di Massimo Ramalli ha scritto: «Ti ringrazio infinitamente della gentilezza, io amo il mio lavoro lo faccio veramente con passione, buona permanenza sui nostri lidi, alla prossima».l

A.M.

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