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La posizione dell’Authority

Ferrara, Arera sulla geotermia: «È ora di tagliare i superprofitti»

Gioele Caccia
Ferrara, Arera sulla geotermia: «È ora di tagliare i superprofitti»

L’Autorità annuncia un piano di regolazione dopo le proteste contro Hera

19 agosto 2023
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Ferrara Arera ha fissato per il 12 settembre il termine entro il quale le società che operano nel settore del teleriscaldamento possono comunicare le loro osservazioni sulla proposta di revisione nazionale del calcolo delle tariffe. Il documento, datato 3 agosto, dà concretezza alla delibera con cui l’ente di regolazione del mercato e della concorrenza per i servizi di pubblica utilità ha annunciato il 20 giugno l’avvio di una procedura «per l’adozione di provvedimenti in materia di regolazione tariffaria del servizio di teleriscaldamento», un ambito marcato, come precisa la stessa Arera, da «integrazione verticale degli esercenti e gestione del servizio in un regime di sostanziale monopolio locale». A Ferrara questa posizione “privilegiata” è detenuta da Hera Spa.

La questione tariffaria (le maxi-bollette che hanno fatto scendere in piazza utenti, amministratori di condominio e dirigenti di cooperative di abitazione) resta uno degli aspetti illuminati oggi dai riflettori dell’autorità: «Come evidenziato anche nell’ambito dell’indagine conoscitiva – scrive Arera – l’utilizzo della metodologia del “costo evitato” comporta alcune potenziali criticità». Il sistema del “costo evitato” tiene conto della spesa che l’utente avrebbe sostenuto utilizzando una fonte energetica alternativa e tende a premiare soprattutto l’esercente. Il metodo di calcolo adottato da Hera viene contestato dai rappresentanti dell’utenza, riuniti nella Rete Civica che ha aperto la strada agli esposti recentemente inviati da diversi condomini locali all’Antitrust, perché sfrutta formule e variabili ritenute poco “trasparenti” e penalizzanti per i consumatori. Più in generale Arera rileva che «la discrezionalità nella scelta della metodologia e dei parametri da utilizzare per determinare il valore del “costo evitato” può portare a risultati molto differenti e, potenzialmente, ad una sovrastima del costo di erogazione del servizio di climatizzazione alternativo».

Un’ulteriore criticità viene individuata in caso di «incremento delle quotazioni del gas naturale (come è avvenuto l’anno scorso, ndr). Allora si può verificare una divaricazione tra costi e ricavi del servizio, in quanto all’incremento dei ricavi – sottolinea l’ente – non corrisponde una crescita corrispondente dei costi variabili di produzione», che è uno dei punti su cui si è incentrata la protesta degli “allacciati” ferraresi. Nella previsione di un intervento di regolazione sulle tariffe Arera «ritiene opportuno escludere dai costi operativi riconosciuti alcune voci», come accantonamenti, oneri finanziari e straordinari, oneri per assicurazioni, per sanzioni, penali e risarcimenti, nonché i costi sostenuti per contenziosi, connessi all’erogazione di liberalità, pubblicitari e di marketing. L’autorità annuncia un’azione «celere» e finalizzata «al contenimento dei costi per gli utenti, riducendo margini potenzialmente eccessivi che alcuni operatori potrebbero realizzare». L’obiettivo è predisporre «un metodo tariffario transitorio da affinare e integrare nel corso del 2024, mediante i consueti processi di consultazione, al fine di definire un metodo definitivo da applicare a partire dal 2025. In occasione della definizione di tale metodo definitivo saranno anche analizzate in modo ampio le implicazioni dell’intervento regolatorio sullo sviluppo del servizio al fine di favorire l’efficienza allocativa, nel rispetto degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo». 

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