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Ferrara, giovani migranti con la Dribbling: il pallone per una vera integrazione

Ferrara, giovani migranti con la Dribbling: il pallone per una vera integrazione

I ragazzi di don Bedin in Veneto con la società per il ritiro pre-campionato

28 agosto 2023
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Ferrara I migranti continuano ad arrivare, una decina tre giorni fa, e anche quelli ospitati a Porporana sotto due tende da oggi potranno trovare posto in una casa di accoglienza. Ma già nelle prossime ore ne dovrebbero arrivare degli altri, di profughi, così don Domenico Bedin ha pensato bene di sfruttare la domenica per portare a termine la “missione” che in questo momento forse gli sta più a cuore. Si tratta di consentire a cinque minori stranieri non accompagnati, termine burocratichese che sta ad indicare dei ragazzi arrivati in Italia da soli da mezzo mondo, di godersi un’esperienza un po’ diversa d’integrazione. Così li ha caricati su di un pullmino e sono partiti tutti assieme per Forno di Zoldo, per raggiungere dei loro coetanei, ragazzi tra tredici e quindici anni, dei Giovanissimi e Allievi della Dribbling, impegnati nel ritiro pre-campionato in altura. «Ci siamo parlati con il presidente della società, Marchesini, che ha invitato i ragazzi da noi ospitati al ritiro, assieme ai suoi calciatori, e loro sono entusiasti: sarà davvero un’esperienza importante per loro, le difficoltà linguistiche si superano facilmente a quell’età e poi qualcuno ci sa davvero fare con il pallone» spiegava il sacerdote durante il viaggio. Il ritiro è ospitato in una struttura della parrocchia di Pontelagoscuro, e non è la prima “sinergia” con la società Dribbling.

«I ritiri li abbiamo già fatti, quest’anno ci abbiamo portato una trentina di ragazzi, con allenatori e accompagnatori, per una settimana – spiega Paolino Marchesini, presidente della Dribbling – Il programma è quello tipico dei ritiri, attività atletica ma anche amichevoli, una con il Lavarone. L’idea di ospitare dei minori stranieri non accompagnati di don Bedin mi ha entusiasmato, credo sarà una bellissima esperienza per loro ma farà molto bene anche ai ragazzi che incontreranno: si sa, molti dei nostri giovani crescono con l’idea che tutto sia dovuto, sia scontato, magari i genitori farebbero bene ad essere più severi qualche volta. Confrontarsi con dei loro coetanei che vengono da esperienze completamente diverse sarà davvero un’occasione importante». La Dribbling è una società storica della città, interamente dedicata al settore giovanile in quanto non ha una prima squadra, che è tra l’altro insediata in un quartiere complesso e pieno di sfaccettature come via Bologna. «Negli anni scorsi abbiamo ospitato anche dei ragazzi ucraini che sfuggivano alla guerra, alcuni di loro sono stati tesserati e questo ha favorito la loro integrazione: siamo assolutamente aperti alle diverse realtà dei quartieri che alimentano i nostri settori giovanili» è sempre Marchesini a parlare. Al rientro don Bedin dovrà riprendere in mano l’ospitalità dei nuovi arrivati. Per la giornata di oggi sono preannunciate novità, visto che è in arrivo in Emilia un nuovo contingente di profughi da poco sbarcato in Italia. Negli ultimi contingenti destinati alla regione e quindi a Ferrara non c’erano minori non accompagnati, forse per via del forte allarme lanciato dal Comune di Bologna in merito all’indisponibilità di posti dedicati appunto agli under 18. Dal punto di vista numerico, comunque, siamo ancora in una fase di criticità come dimostra appunto l’accoglienza temporanea in tende per una famiglia tunisina di otto persone con cinque minori.l

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