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Raggiro telefonico

«Suo figlio ha ucciso un bimbo». Ma lui non cade nella truffa

«Suo figlio ha ucciso un bimbo». Ma lui non cade nella truffa

Ferrara, usata la tecnica dell’incidente mortale per chiedere denaro

30 agosto 2023
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Ferrara Il copione è di quelli già visti, anche se forse in questo caso con ancora più malizia e cattiveria del solito.

Ignoti che chiamano al telefono anziani e cercando di muoverli a compassione con notizie tragiche, facendo intendere che vi sia un’urgenza – urgenza di soldi, ovviamente – alla quale rispondere mettendo immediatamente mano al portafogli per aiutare lo sventurato interlocutore.

Il finale, almeno questo, non è andato però come scritto sul copione firmato dagli sceneggiatori del crimine. L’attore protagonista, dopo un primo attimo di difficoltà, si è reso conto di essere sull’orlo di una trappola e si è tirato indietro in tempo.

È la storia che martedì pomeriggio ha vissuto un anziano residente di Malborghetto, divenuto suo malgrado target dell’ennesimo tentativo di truffa da parte di persone spregiudicate, ma bravo ad accorgersi che le cose non quadravano.

La vicenda Nel primo pomeriggio l’uomo ha risposto a una telefonata sul suo telefono di casa.

Dall’altra parte della cornetta c’era una bambina, o almeno tale gli è sembrata, che, tra i singhiozzi di un pianto irrefrenabile, diceva che «avevano causato un incidente stradale (senza specificare se si trattasse di papà o mamma) procurando la morte di un bambino».

La stessa giovane interlocutrice ha raccontato all’anziano che lei si trovava già di fronte ad un giudice e avevano bisogno immediatamente di denaro per non finire in prigione. Una strategia retorica che forse fa leva sul fatto che molti di noi vedono i film o i telefilm americani dove le persone che vengono arrestate possono uscire dietro il pagamento di una cauzione: cosa che in Italia, è bene saperlo, è impossibile perché non prevista dal nostro ordinamento.

La reazione L’anziano sulle prime è rimasto sconvolto, poi ragionando ha capito che la chiamata aveva qualcosa di irrealistico. Di molto irreale. «Come potevano, dopo un incidente di quelle dimensioni essere già davanti al giudice? », si è chiesto. E così ha bruscamente riattaccato la cornetta del telefono per poi chiamare subito uno dei suoi figli, il quale dopo aver fatto un giro di telefonate per assicurarsi che tutto il resto della famiglia stesse bene, ha cercato di rasserenare il papà, ancora visibilmente scosso dall’accaduto.

Un tentativo di truffa che porta di nuovo alla ribalta un metodo di raggiro che non accenna a essere abbandonato.

Il consiglio, sempre valido, è quello di non assecondare le richieste dei sedicenti familiari in difficoltà e avvisare subito le persone più vicine così come forze dell’ordine: meglio fare una chiamata in più in questi casi. l

Cinzia Berveglieri

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