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Covid, contagi in aumento a Ferrara e prime assenze negli uffici

Covid, contagi in aumento a Ferrara e prime assenze negli uffici

Lo pneumologo: «Chi ha sintomi eviti il contatto con pazienti fragili»

17 settembre 2023
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Ferrara Da circa un mese il virus del Covid-19 ha ripreso a circolare più velocemente, i dati di metà settembre infatti sono più alti di quelli di Ferragosto e dintorni. Si tratta di una tendenza nazionale, in parte legata alla stagione, in parte alla ripresa di scuole, fabbriche ed uffici dopo la pausa estiva e in qualche modo agevolata dalla riduzione delle misure di prevenzione seguita alla fase più acuta della pandemia. Il ministero della Salute proprio ieri ha confermato l’incremento settimanale del 44% dei contagi, un dato comunque molto lontano dai picchi della pandemia e che non allarma il sistema sanitario, oggi in sofferenza per altre ragioni (minori stanziamenti da parte del governo, carenza di personale). La presenza della pandemia si fa sentire negli uffici e nelle fabbriche, con le prime assenze di chi ha avuto il tampone positivo dopo aver accusato i sintomi, e anche negli ospedali con ricoveri di pazienti fragili e isolamento di positivi. I due focolai registrati nei giorni scorsi a Copparo e a Cento (con pazienti e operatori contagiati) confermano che le strutture sanitarie sono tra i luoghi più a rischio.

Proprio nelle Rsa, nelle Cra e negli ospedali le misure precauzionali sono state aggiornate: oggi prevedono l’esecuzione del tampone nei casi di accesso di pazienti sintomatici. In alcuni reparti (come rianimazioni, pneumologia etc.) vengono ancora indossate le mascherine. Comprese le cosiddette “bolle”, le stanze, nei reparti di competenza, dove vengono isolati i pazienti positivi. «Noi le mascherine, in reparto, non le abbiamo mai dismesse - ribadisce il professor Alberto Papi, direttore della Pneumologia del Sant’Anna – È vero comunque che il numero dei contagi nelle ultime settimane sta salendo, come è vero che il vaccino può aiutare a proteggere i pazienti fragili e che chi accusa i sintomi di un’infezione influenzale o simili-influenzale, simili al Covid, dovrebbe astenersi dai contatti con queste persone, che rischiano di ammalarsi gravemente». Il ministero ha suggerito, fra l’altro, alle strutture sanitarie di allargare lo spettro dei virus ricercati col tampone, aggiungendo al test del Covid-19, l’adenovirus, il sinciziale, gli influenzali, i parainfluenzali, gli enterovirus etc..La riapertura delle scuole, proprio in questo fine settimana, aggiunge un altro possibile ambito favorevole alla diffusione dei contagi. «Qualche precauzione in più è raccomandata», conclude Papi.

I dati: nell’ultima settimana in regione sono stati registrati 297 nuovi casi positivi con 110 casi attivi (ma bisogna ricordare che il tracciamento oggi è parziale, molti contagi ed esiti di tamponi restano fuori dalle reti di rilevamento); 4.483 in regione le persone in isolamento domiciliare, 11 i ricoverati nelle terapie intensive. A Ferrara, ieri, si sono registrati 31 nuovi casi, 1 paziente è assistito in terapia intensiva. l

Gi.Ca.

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