La Nuova Ferrara

Ferrara

Il bando

Ferrara, soldi alle frazioni: la guida

Alessandra Mura
Ferrara, soldi alle frazioni: la guida

Da oggi le domande per il bando del Comune che sostiene il commercio. Bonus di 750 euro: le storie di chi resiste nei centri che perdono servizi

18 settembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara «La prima cosa che farà mia figlia domani (oggi) sarà presentare la domanda per il contributo». Gli esercizi di prossimità delle frazioni sono già ai nastri di partenza per attingere ai 750 euro a fondo perduto messi a disposizione dal Comune di Ferrara attraverso un bando da 150mila euro gestito dalla Camera di Commercio. Le richieste si possono inoltrare dalle 11 di oggi alle 12 del 20 ottobre, e le associazioni di categoria si sono già attivate per inviare a tutti i potenziali candidati, - in possesso dei requisiti indicati nell’avviso - le informazioni necessarie per sfruttare questa opportunità. Ma c’è chi era già pronto a partire, come la Tabaccheria Mascellani di Gaibanella, negozio storico aperto nel 1938 come alimentari-salumeria e successivamente convertito in bazar-tabaccheria. Un punto di riferimento, per una frazione che come quasi tutti i piccoli centri del forese si sta spopolando e conta soprattutto residenti anziani: «Siamo nell’orbita della città, molti abitanti si rivolgono direttamente agli ipermercati e ai negozi di Ferrara – spiega il titolare Francesco – Abbiamo perso servizi importanti come la banca, il bar, la pizzeria, e per fortuna sopravvivono due forni. Dopo la chiusura dell’edicola ho cominciato a tenere anche i quotidiani locali, che veicolano clientela, e ogni mattina contiamo dalle 70 alle 100 presenze. Sono tempi difficili, e un aiuto è sempre utile e benvenuto: mia figlia è già pronta a fare domanda». I soldi saranno presto “fagocitati” dalle bollette: «Soprattutto quelle della luce sono onerose per un esercizio. Avevo cambiato gestore sperando di risparmiare, ma dopo i primi mesi gli importi sono risaliti. Si cerca di fare economia, quest’estate nonostante il caldo siamo stati attenti con l’aria condizionata, ma le cifre da pagare sono sempre alte, e le bollette arrivano di continuo. Ci salva non dover pagare anche un affitto. Certo il contributo è una goccia nel mare, ma è importante per la vicinanza che esprime, non ci fa sentire soli in un momento difficile che però, sono sicuro, passerà. Magari pensando a una tassazione sugli acquisti online». Beneficiari del contributo sono anche i circoli, a patto che siano iscritti al Rea, il registro delle imprese della Camera di Commercio: «Devo verificare bene i requisiti del bando per capire se e quali tra i nostri associati possono partecipare – interviene Maurizio Geusa, presidente di Ancescao, il sodalizio dei centri ricreativi anziani – ma fin da ora posso dire che sia il calo di tesserati che il caro bollette hanno messo in difficoltà alcune nostre realtà anche importanti, seppure dopo il Covid ci siano stati segnali di ripresa. Un test sarà l’andamento del tesseramento 2024 che partirà a breve».

Ci sono poi attività, come il bar Frignani, che pur apprezzando l’opportunità del bando non parteciperà, se non altro perché «l’importo pro capite coprirebbe una piccola parte di una sola delle nostre bollette». L’energia elettrica resta una delle voci di bilancio più pesanti, conferma Cristiana del bar Il Capitano di Cona, e quindi ben venga un aiuto da 750 euro: «Di sicuro farò domanda per il contributo», dichiara spiegando anche che «l’esercizio si trova vicino all’ospedale di Cona, e se nel weekend lavoriamo con i residenti, il resto della settimana abbiamo una clientela di passaggio. Insomma, si lavoricchia, anche se dopo il Covid abbiamo deciso di restare chiusi al pomeriggio, rinunciando al dipendente».l

© RIPRODUZIONE RISERVATA