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Il caso

Ferrara, il Tribunale ripristina 58 multe: niente via libera dentro la Ztl

Ferrara, il Tribunale ripristina 58 multe: niente via libera dentro la Ztl

Ribaltata sentenza del giudice di pace: pass necessario pure per le consegne

18 settembre 2023
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Ferrara Nella saga giudiziaria minore per non vedere totalmente depotenziate le misure di limitazione all’ingresso di veicoli nella Ztl centro, il Comune ha fatto registrare un punto a proprio favore. Il Tribunale di Ferrara ha infatti ha dato ragione all’amministrazione, ripristinando l’efficacia di un pacchetto di multe per violazione alla circolazione in zona a traffico limitato, che il giudice di pace aveva invece annullato. Si tratta di una sentenza cruciale, perché una decisione contraria, rileva ora con un sospiro di sollievo la giunta comunale, «avrebbe comportato l’effetto di estendere la circolazione in aree soggette a Ztl ad una serie di veicoli, in contrasto con il Regolamento comunale adottato ai sensi del Codice della strada». Sarebbe stato insomma il caos, in grado di neutralizzare in sostanza la vigilanza da parte delle telecamere, aumentando in maniera esponenziale la circolazione già “a vista” molto impattante, soprattutto in corso Martiri, zona piazze e corso Ercole d’Este.

La vicenda comunque non è terminata, perché l’azienda oberata di multe, la Emiliana San Luca Autotrasporti, ha deciso il ricorso in Cassazione: la sentenza della suprema corte sul caso ferrarese è dunque destinata a fare giurisprudenza.

Il nocciolo della questione, sulla base del quale la Emiliana Trasporti era riuscita in primo grado ad ottenere l’annullamento di 58 verbali elevati dalla Polizia locale Terre Estensi, verte sulla possibilità di non tener conto di determinati divieti se questi impediscono, di fatto, ad una ditta di completare il proprio lavoro. Il giudice di pace, in una sentenza risalente ad un anno e mezzo fa, aveva in sostanza ritenuto che un’azienda di autotrasporti, come appunto l’Emiliana, avesse «comunque i requisiti per entrare in Ztl per poter lavorare, anche se ancora non era stata richiesta l’autorizzazione all’ingresso, fatta subito dopo - questa è la “traduzione” della sentenza fatta a suo tempo dalla stessa azienda - L’accesso era comunque da consentire in quanto le consegne andavano fatte proprio in quell’area».

La sentenza allarmò in maniera particolare il comandante della Locale, Claudio Rimondi, proprio per il sostanziale “via libera” a furgoni e mezzi per consegne, quindi il Comune fece ricorso; la recente sentenza favorevole esclude «qualsiasi tentativo di estendere la circolazione oltre ai casi già individuati in via regolamentare». Ora però la Cassazione. l

S.C.

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