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Ravenna, i “fedelissimi” del veterinario

Federico Spadoni
Ravenna, i “fedelissimi” del veterinario

Processo a Mauro Guerra, già radiato dall’albo per le accuse gravissime a suo carico. Ma molti sostenitori si schierano con lui e presidiano il tribunale di Ravenna

20 settembre 2023
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Ravenna Un piccolo esercito di fedelissimi, schierato ai cancelli del tribunale, con tanto di magliette e manifesti a sostegno del veterinario di fiducia, venerato al pari di un San Francesco contemporaneo. Una quarantina, ieri, le persone che hanno indossato la maglietta “Io sto con Mauro Guerra, amico degli animali”, all’apertura del processo che vede il dottore 49enne, accusato di numerosi reati legati alla gestione della clinica veterinaria di Sant’Antonio. Un nutrito gruppo di amici e clienti, fra i tanti sparsi in tutta la provincia e anche nel Basso Ferrarese, convinti della sua innocenza, a dispetto delle accuse gravissime per un veterinario, costategli nel corso dell’estate la radiazione dall’albo.

Il capo d’imputazione parla di uccisione di animali, alla luce delle eutanasie effettuate senza che ve ne fosse reale necessità e senza praticare prima un’opportuna sedazione degli animali affinché non soffrissero; ma anche maltrattamento, legato alle caudotomie (cioè l’amputazione della coda), e contestazioni legate alle vaccinazioni e ai certificati apposti nei libretti sanitari delle bestiole assistite. Irregolarità, secondo Procura, riguardano anche la tenuta dei farmaci e la gestione dei rifiuti speciali, smaltiti come normale spazzatura. E per concludere i reati fiscali, con una maxi evasione sulle dichiarazioni dei redditi, cui si aggiunge anche il ritrovamento di un “tesoretto” di 615mila euro in contanti trovato nascosto in casa durante una delle perquisizioni effettuate nel 2020, anno in cui l’inchiesta prese piede.

Guerra non era presente in tribunale. Assistito dagli avvocati Claudio Maruzzi e Antonio Vincenzi (ieri sostituiti dal collega Carmelo Marcello) ha scelto il giudizio immediato andando direttamente a dibattimento, convinto della propria innocenza. Ed eccoci così al processo inquadrato ieri davanti al giudice monocratico Piervittorio Farinella. Presenti all’interno di una fra le più piccole aule del tribunale anche i legali delle associazioni animaliste, oltre a qualche “infiltrato” della frangia pro imputato fra il pubblico, con blocco degli appunti in mano e occhi puntati da parte delle forze dell’ordine onde evitare colpi di scena. Proprio sulla costituzione delle parti civili dovrà esprimersi il giudice nella prossima udienza. Fra queste, la Lega Antivivisezione, la Lega nazionale per la difesa del cane e Oipa Odv, oltre ad Animal Liberation. Da verificare la posizione delle Guardie ambientali d’Italia e delle Guardie ecozoofile. Singolare infine la scelta di Enpa, che nelle settimane scorse ha annunciato di revocare o rinunciare alla propria costituzione di parte civile.l

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