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Sentenza di primo grado

Ferrara, istigazione alla corruzione: Solaroli condannato a due anni e otto mesi


	Lodi, Bergamasco, Solaroli in tribunale
Lodi, Bergamasco, Solaroli in tribunale

Il consigliere della Lega era accusato di avere offerto ad Anna Ferraresi un posto da hostess per il trenino turistico. Il commento della consigliera: «Contenta dell’esito, triste perché questa città è in mano a questa gente»

22 settembre 2023
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Ferrara Il consigliere comunale della Lega, Stefano Solaroli (nella foto, a destra, vicino al suo avvocato, Carlo Bergamasco e al vicesindaco Nicola Lodi) è stato condannato in primo grado a Ferrara a due anni e otto mesi per istigazione alla corruzione. L’accusa a suo carico era aver offerto all'allora consigliera della Lega, Anna Ferraresi, un posto da hostess del trenino turistico della città se si fosse dimessa dal Consiglio comunale, perché ritenuta “scomoda” per le sue esternazioni su persistenti situazioni di degrado in città. Solaroli era indagato insieme al vicesindaco Nicola Lodi. Il pm Ciro Alberto Savino aveva chiesto l'archiviazione per entrambi. Il giudice nel marzo 2022 aveva disposto l'imputazione coatta per il solo Solaroli, non ritenendo che per Lodi ci fossero elementi sufficienti a sostenere l'accusa in giudizio. Solaroli ha poi scelto l’abbreviato. In aula l’avvocato Fabio Anselmo, legale di Ferraresi e l’avvocato Bergamasco per Solaroli.

La consigliera comunale (ex Lega, oggi Gruppo misto) ha commentato in questo modo: «Oggi il Tribunale di Ferrara ha condannato a una pena di 2 anni e 8 mesi, con l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, oltre alla rifusione delle spese, il vicecapogruppo consiliare della Lega, Stefano Solaroli, per aver provato il 19 novembre 2019 a corrompermi, offrendomi un posto di lavoro in cambio delle mie dimissioni da consigliera comunale. Per convincermi ad accettare mi disse: “Nicola è d'accordo, “Ne ho parlato con Alan”. Chissà se era vero, probabilmente non lo sapremo mai. Di sicuro non era farina del suo sacco, visto che il file con la proposta di lavoro Solaroli se l'è fatto mandare da un altro soggetto rimasto ignoto, e poi “inoltrato” alla sottoscritta tramite WhatsApp. Ognuno faccia le sue valutazioni, ma tanto oggi si è stabilito che una tale condotta, non può essere considerata lecita. È una vergogna che la Lega abbia consentito a Solaroli, dopo un breve periodo di autosospensione, di poter tornare in Consiglio Comunale, persino giustificandolo, come se tutto ciò fosse normale. Da un lato, non posso che essere contenta di questo risultato per cui non finirò mai di ringraziare il mio avvocato Fabio Anselmo e il suo studio ma, dall'altro provo una profonda tristezza al pensiero che la nostra amata Ferrara sia in mano a questa gente. Ringrazio tutte le persone che in questi anni mi hanno supportato, nei momenti in cui ho dovuto subire ogni tipo di intimidazione e che, nonostante i tentativi di farmi terra bruciata, mi sono stati accanto» .