La Nuova Ferrara

Ferrara Il meteo non aiuta a ricordarci che siamo in autunno, e certo le rilevazioni sullo smog sono ancora lontane dalle soglie di attenzione, ma le ormai tradizionali limitazioni al traffico stanno ormai per scattare anche quest’anno. E la novità è che riguardano tutti i comuni della pianura emiliano-romagnola, quindi l’intera provincia di Ferrara. Per informarsi in proposito, al momento, bisogna proprio andare a cercare i materiali nella specifica pagina web di Arpae, raggiungibile con “Liberiamolaria”, e non ci sono tracce di comunicazioni recenti da parte della Regione o dei Comuni interessati: ma le limitazioni alle categorie dei veicoli inquinanti, e anche all’impiego di stufe non adeguate o alla combustione di residui vegetali, sono nero su bianco nel Pair pluriennale presentato, discusso e approvato anche dagli enti locali.

A partire dall’1 ottobre, e fino al 30 aprile 2024, dunque, nei centri urbani dal lunedì al venerdì, negli orari 8.30-18.30, scattano i divieti alla circolazione per i veicoli diesel fino all’Euro 4 compreso, ai veicoli a benzina fino a Euro 2 compreso, a quelli a metano-benzina e gpl-benzina fino a Euro 1 compreso; e infine a ciclomotori e motocicli fino a Euro 1, sempre compreso. Non ci sono limitazioni per elettrici e ibridi, car pooling (veicoli con almeno tre persone a bordo), trasporti specifici e per vari usi speciali, oltre che mezzi in deroga. Si tratta dello stesso schema applicato nella prima parte dell’anno, dall’1 gennaio a fine aprile, ma solamente a Ferrara e Cento: la novità di ottobre, appunto, è che le limitazioni si applicano «in tutti i comuni di pianura della regione», e l’elenco allegato conferma che sono inevitabilmente inseriti tutti quelli della provincia di Ferrara. Il capoluogo e Cento, oltre che le cittadine aderenti in maniera volontaria alla lista Pair, dovranno applicare queste limitazioni anche nelle domeniche ecologiche, che sono quattro al mese: tutte o quasi.

Non risultano campagna informative di massa nel Ferrarese, e sì che probabilmente la percentuale di mezzi datati, con motorizzazioni tali da essere sottoposti ai divieti, ce ne sono di più sul territorio che nel capoluogo. I limiti di applicazione possono essere poco estesi, in certi casi, poiché i centri urbani sono definiti dai cartelli di inizio località, ma in ogni caso un impatto sulla circolazione ci sarà. Va comunque sottolineato che le misure emergenziali vanno inserite in una specifica ordinanza sindacale, e sullo stesso sito Liberiamolaria, aggiornato alla scorsa settimana, non appaiono provvedimenti: diverse pagine risultano peraltro in aggiornamento.

In attesa di capire in che modo queste misure, indispensabili per non incorrere nelle sanzioni europee, verranno effettivamente attuate, va ricordato che esistono anche misure emergenziali, più aspre, in caso di superamenti plurimi del limite di polveri sottili, mentre per tutto il periodo scattano divieti a camini aperti e stufe a legna domestiche di classe fino a 2 stelle. l

Stefano Ciervo

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