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Contratti bollette elettriche, l’Agcm: «Hera non ha violato le norme»

Contratti bollette elettriche, l’Agcm: «Hera non ha violato le norme»

La società era finita sotto istruttoria da parte dell’Autorità garante della concorrenza, l’anno scorso, per la modifica unilaterale dei contratti di luce e gas

28 settembre 2023
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Ferrara Bollette della luce e del gas naturale maggiorate, legate a contratti modificati unilateralmente dal fornitore del servizio. Nel bel mezzo della polemica sui rincari energetici, nel 2022 era esplosa la protesta di milioni di utenti italiani che lamentavano la condotta irregolare addebitata alle più importanti società distributrici di metano e di energia elettrica sul mercato nazionale, accusate di aver incrementato le tariffe a carico dei consumatori nonostante il blocco imposto dal governo.

Una sollevazione che aveva chiamato in causa anche l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm): quest’ultima aveva avviato diverse istruttorie e adottato provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie; altri procedimenti erano stati disposti sui rincari applicati da Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola. 

Da questa fase di accertamento Hera è uscita nei giorni scorsi con la chiusura dell’istruttoria a suo carico «senza che siano state accertate violazioni» delle norme che regolano il settore. A darne comunicazione è la società stessa. «Dopo la revoca del provvedimento cautelare nei confronti del Gruppo Hera, lo scorso 29 dicembre 2022, da parte di Agcm, con la chiusura del procedimento senza infrazioni – scrive la Spa  - la multiutility è lieta di prendere atto che l’Agcm ha apprezzato le ulteriori misure informative nei confronti dell’utenza in merito alle condizioni contrattuali. La chiusura senza infrazioni del procedimento, insieme anche alla revoca delle misure cautelari, conferma comunque che la società si è sempre attenuta alle norme vigenti e ha sempre rispettato gli impegni contrattuali con i propri clienti, proponendo rinnovi delle condizioni economiche solo qualora le stesse fossero in scadenza».  Proprio il fatto che le proposte di rinnovo del contratto agli utenti dei servizi energetici venissero comunicate in prossimità della scadenza dei contratti stessi o ad accordi ancora nel pieno del periodo di validità oppure mentre era in vigore la sospensione degli adeguamenti tariffari imposta dal governo erano stati alcuni dei fattori su cui si era concentrata l’attenzione di Agcm nelle istruttorie.