La Nuova Ferrara

Ferrara

L’episodio

Coppia ferita a Migliarino, stalker recidivo

Alessandra Mura
Coppia ferita a Migliarino, stalker recidivo

L’arrestato era già stato condannato per aver perseguitato un’altra donna. La procura gli contesta la premeditazione. Prima di agire ha rotto le telecamere

29 settembre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Migliarino il 62enne che martedì mattina ha ferito con un coltello la ex fidanzata e il suo nuovo compagno, sette anni fa era stato condannato in via definitiva per stalking, ed era pure già finito nei guai per rapina, restando a lungo in carcere. Un recidivo dunque, che già in passato si era reso responsabile di atti persecutori nei confronti della donna che frequentava allora. Una dinamica di ossessione e gelosia che ha replicato anche in questa relazione, non rassegnandosi alla rottura avvenuta un paio di mesi fa. E se l’aggressione alla coppia non ha avuto per fortuna gravi conseguenze (15 giorni di prognosi per lui per tagli all’avambraccio e al polso, 10 giorni di prognosi per lei per contusioni e abrasioni multiple), molto grave è invece la posizione dell’arrestato a cui la procura (pubblico ministero Ciro Alberto Savino) contesta numerose aggravanti. A cominciare dalla premeditazione: l’uomo ha atteso per tre ore - dalle 5 alle 8 di mattina - armato di coltello, che la coppia rientrasse a casa per sorprenderla e ferirla. Gli viene contestato anche di avere agito per motivi abietti e futili, spinto da una pretesa di possesso e controllo della vita della donna che aveva deciso di lasciarlo. L’uomo inoltre aveva preparato il terreno per l’impunità danneggiando le telecamere di videosorveglianza, e calandosi un cappello di paglia sul viso per non rendersi riconoscibile. A questo si aggiunge il carico della minorata difesa, per l’orario in cui ha sorpreso le sue vittime.

Oltre che di lesioni personali aggravate e stalking, deve rispondere poi di violazione di domicilio, per essersi introdotto prima nella proprietà del nuovo compagno della ex (dove ha manomesso le telecamere) e poi essersi acquattato lì accanto nelle pertinenze della donna, aspettando i due armato di coltello.

Tutti elementi che hanno motivato l’arresto del 62enne, bloccato qualche ora dopo all’ospedale di Cona. Dopo l’aggressione era scappato, ed era cominciata subito una caccia all’uomo mentre i due feriti venivano portati al pronto soccorso, dove venivano medicati dal personale sanitario e fornivano ai carabinieri le prime informazioni sui fatti. Il fuggitivo, invece si era poi presentato all’ospedale lamentando dolori a una spalla. I medici non avevano riscontrato problemi (dimesso con zero giorni di prognosi), ma questo aveva permesso ai carabinieri di rintracciarlo e arrestarlo. Forse è stato un goffo tentativo di costruirsi una difesa, visto che il 62enne ha poi dichiarato di aver reagito a una prima aggressione dei due. Una versione ritenuta poco convincente, e sono scattate le manette. L’udienza di convalida potrebbe tenersi già oggi.l

Alessandra Mura

© RIPRODUZIONE RISERVATA