Porto Garibaldi. Scoperto con 8 quintali di vongole abusive
Operazione della Guardia Costiera Scatta la sanzione da 1.500 euro. Il prodotto, ancora vivo, è stato rimesso in mare
Porto Garibaldi Trasportava otto quintali di vongola lupino (nome scientifico “chamelea gallina”), e non aveva alcun documento atto ad attestarne la provenienza, la zona di pesca, l’attrezzo utilizzato o il motopesca che ha effettuato la pesca. Per questo motivo il conducente del veicolo ha ricevuto una sanzione amministrativa di 1.500 euro per la detenzione di prodotto ittico non tracciato (Decreto Legislativo n. 4/2012), mentre il prodotto è stato sottoposto a sequestro come sanzione accessoria. Le vongole sono state poi rigettate in mare, dopo l’ispezione del servizio veterinario dell’Asl che ha attestato che erano ancora vive.
E’ il risultato del controllo svolto venerdì dal personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Garibaldi sulla filiera della pesca, verifiche finalizzate ad appurare il rispetto della normativa vigente, sotto il coordinamento dell’VIII Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima dell’Emilia Romagna.
Il controllo sulla filiera ittica rappresenta uno dei compiti principali del Corpo delle Capitanerie di porto, per verificare il rispetto, sia a mare che a terra, delle disposizioni nazionali e comunitarie in materia di pesca, con l’obiettivo di tutelare la risorsa ittica, ma anche il consumatore finale, garantendo l’immissione nel mercato di prodotto di cui sia chiara la provenienza, anche a tutela degli operatori autorizzati.
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