«Commercio, serve una nuova mappa di negozi e market a Ferrara e frazioni»
Ok del Consiglio comunale a uno studio. Cittadinanza onoraria a Julian Assange. Solaroli (Lega) fuori dopo la condanna, gli subentra Martinelli Turatti
Ferrara Via libera, da parte del Consiglio comunale, ad uno studio sul commercio locale a Ferrara e nelle zone più decentrate, ma anche sì - all’unanimità – alla cittadinanza onoraria concessa a Julian Assange, il giornalista australiano che - dopo aver diffuso documenti coperti dal segreto sulle atrocità commesse in Iraq e Afghanistan da militari americani – rischia di essere estradato negli Usa e di essere condannato all’ergastolo.
E poi parere favorevole all’ordine del giorno che sollecita azioni concrete a favore della nascita della Zona Logistica Semplificata (zls) nelle aree del petrolchimico, compresa l’espansione ovest, e Sipro, presentato d’urgenza dal Pd che ha sottolineato anche il ritardo con cui il governo sta trattando la questione.
Infine, tra gli atti approvati ieri dall’assemblea, la surroga del consigliere comunale della Lega, Stefano Solaroli, condannato in primo grado a Ferrara per istigazione alla corruzione, dimessosi dopo la sentenza. La proposta di avviare uno studio per tastare il polso al settore del commercio locale è stata presentata dal consigliere di Fdi, Federico Soffritti, con l’obiettivo di compilare «una mappa attuale, che non c’è, del commercio in città e nelle frazioni, che rischiano la desertificazione rispetto alla presenza delle attività commerciali di vicinato». Il capogruppo Pd, Francesco Colaiacovo, ha annunciato il suo voto favorevole perché «la pianificazione va continuamente aggiornata con il mutare dei tempi e negli anni molti sono stati i cambiamenti».
Il punto di discordanza con la maggioranza è arrivato solo sul contesto: «Lo diciamo da tempo, dopo 4 anni e mezzo questa amministrazione non ha ancora deciso come deve essere ridisegnata la città, nemmeno il sindaco lo sa».
Secondo Anna Ferraresi (Gruppo Misto) «uno studio sul commercio locale è opportuno. Faccio più fatica a capire l’atteggiamento di Fdi che a Ferrara ha sostenuto in passato il progetto Feris (la realizzazione di uno studentato privato nell’ex caserma di Cisterna del Follo, di un parcheggio nel Sottomura e un market in via Caldirolo, piano poi decaduto durante il voto in Consiglio comunale, ndr)».
Per Tommaso Mantovani (M5s) si tratta «di un primo passo significativo» mentre Francesca Savini (Ferrara Nostra) ha esortato Soffritti ad utilizzare lo studio per «dare un contributo al Piano urbanistico generale».
L’assemblea è stata chiamata quindi a procedere alla surroga del consigliere Solaroli. Gli è subentrato in aula Andrea Martinelli Turatti, 66 anni, pensionato, ex dipendente Telecom, primo dei non eletti nella lista del Carroccio. Le dimissioni di Solaroli hanno comportato la modifica della composizionedi alcune commissioni.
Nella I Commissione (Affari generali, Bilancio) Solaroli è stato sostituito da Giovanni Cavicchi, in II Commissione (Pubblica istruzione, Cultura) da Alcide Mosso, in III Commissione (Urbanistica, Lavori Pubblici); IV Commissione (Salute Ambiente), V Commissione (Sport), Commissione controllo e Commissione «pari «opportunità da Andrea Martinelli Turatti.
A seguito delle dimissioni di Caterina Ferri (Pd) dalla presidenza della I Commissione è stata eletta nello stesso incarico Maria Dall’Acqua (Pd), alla vicepresidenza è stato confermato Federico Soffritti. Come componente della Commissione ricorsi è stato nominato Fabio Felisatti (Lega).l
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