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Cento in vetrina autosospeso: «Il nostro impegno ignorato»

Alessandra Mura
Cento in vetrina autosospeso: «Il nostro impegno ignorato»

Il Comitato commercianti scrive all’amministrazione e alle associazioni: «Eventi comunicati all’ultimo, nessuna programmazione delle iniziative»

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Cento Il Comitato “Cento in vetrina” si autosospende, in segno di protesta e di delusione. «Noi ce l’abbiamo messa tutta per contribuire a ridare slancio al centro storico – afferma Lucia Fiocchi, presidente del primo comitato autonomo dei commercianti centesi, costituito poco meno di un anno fa – ma non siamo stati ascoltati. Avevamo chiesto una calendarizzazione almeno semestrale degli eventi, per essere informati in tempo per poter organizzare le nostre attività collaterali, e invece niente: lo sappiamo sempre all’ultimo, con atti e permessi che arrivano a ridosso della data, quando è tardi per comunicare e pubblicizzare le nostre iniziative alla cittadinanza. Basti pensare che non sappiamo ancora nulla di quello che si farà da qui a Natale, e per noi è un danno e un notevole svantaggio».

Malumori e perplessità messi nero su bianco in una lettera aperta inviata all’amministrazione comunale, e alle associazioni di categoria. «Noi non ci siamo sciolti, ci siamo autosospesi – precisa Fiocchi – e speriamo in una risposta che consenta di riprendere il dialogo. In questi mesi ci siamo tenuti lontani da polemiche e litigi, perché siamo apolitici e il nostro obiettivo è ridare lustro a questa città partendo dal commercio di vicinato, e fare da collante tra amministrazione e varie associazioni ».

Nella dichiarazione di autosospensione il Comitato ricorda che «la volontà e l’entusiasmo erano e sono ancora a mille, ma le vicende e l’atteggiamento degli ultimi mesi» hanno determinato un senso di inutilità e fatto sorgere varie domande, una su tutte: «c’è davvero interesse a far ripartire il centro storico? La situazione a livello nazionale non è sicuramente delle migliori, ma a differenza di altri Comuni, invece di unire le forze e rilanciare il nome di Cento, qui si creano battaglie assurde creando confusione, amarezza e screditando sempre più questa città».

In questi mesi, continua, l’impegno è stato « solamente con le nostre forze, di creare qualcosa che facesse capire a tutta la cittadinanza, e non solo, che a Cento ci sono commercianti che davvero hanno spirito di iniziativa e fanno di tutto per ridare slancio a questa città ma ci sembra che non sia servito a nulla. A tutt’oggi non abbiamo una calendarizzazione degli eventi, come a suo tempo richiesto, che aiuterebbe il rilancio del centro storico».

Un centro, aggiunge Fiocchi «che avrebbe bisogno anche di più cura dal punto di vista estetico: e invece, solo per fare un esempio, sono comparsi stalli numerati per auto con cifre assurdamente grandi, bruttissime, un pugno nell’occhio». La protesta ha preso la forma dell’autosospensione del Comitato, ma «nella speranza che tutte le parti, amministrazione e associazioni, si fermino e si faccia un patto e un piano unico con un solo obiettivo e interesse: Cento».l

A.M.

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