La Nuova Ferrara

Portomaggiore I carabinieri di Portomaggiore hanno chiuso il cerchio attorno ai 6 pakistani presunti responsabile di 2 aggressioni avvenute ai danni di connazionali. I 6 stranieri sono stati denunciati, ed è bene chiarire anche che le indagini dei militari potrebbero non essere finite.

I fatti Quanto a carico dei cittadini pakistani fa riferimento a quanto accaduto la sera del 15 settembre nel corso della annuale Fiera di Portomaggiore, evento che richiama in piazza molte persone. E proprio nella serata inaugurale della manifestazione il clima di festa era stato rovinato dai due episodi violenti, due aggressioni avvenute a distanza di poche ore l’una dall’altra ai due estremi della piazza della Repubblica, adibita a luna park e molto frequentata da ragazzi e famiglie.

La prima aggressione, come ricostruito dai carabinieri, avvenne attorno alle 19, quando un uomo di origini pakistane era stato aggredito da un nutrito gruppo di connazionali che lo avevano picchiato in maniera molto violenta apparentemente senza un motivo, disperdendosi poi rapidamente tra la folla all’arrivo dei carabinieri. La persona aggredita in questa circostanza venne trasportata in ospedale dove gli furono diagnosticati 7 giorni di prognosi a causa di traumi e contusioni multiple.

La seconda aggressione oggetto delle denunce spiccate dai militari avvenne invece attorno alle 22. In questa seconda “puntata” un altro cittadino pakistano era stato aggredito alle spalle da alcuni connazionali, che avevano utilizzato anche una catena per picchiarlo, tanto da costringerlo a 30 giorni di riposo per un brutto trauma cranico le cui conseguenze avrebbero potuto essere molto più gravi. Anche in questo caso, all’arrivo dei carabinieri – accorsi in pochi istanti – gli aggressori si erano volatilizzati tra la folla.

Le indagini Ai militari della stazione e del Nucleo Operativo di Portomaggiore sono bastati pochi giorni per chiudere il cerchio intorno ai presunti aggressori, identificandone e denunciandone all’autorità giudiziaria ben 6 – tutti di nazionalità pakistana – 4 dei quali avrebbero partecipato a entrambe le spedizioni punitive, le cui reali cause sono tuttora al vaglio degli inquirentil