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Il dibattito

Serravalle scossa dalla violenza si interroga sulla sicurezza

Donatella Marighella
Serravalle scossa dalla violenza si interroga sulla sicurezza

Acceso dibattito, la comunità chiede maggior rigore e più controlli

04 ottobre 2023
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Serravalle Molta discussione e scambio di idee all’incontro sul tema della sicurezza che si è tenuto lunedì sera alla sala Eden a Serravalle, tra gli oltre 200 cittadini presenti e i relatori: il sindaco Andrea Zamboni e i comandanti dei carabinieri e polizia locale, il maresciallo capo Mauro Rinaldi e l’Ispettore Superiore Gianni Gardellini . Parlare di sicurezza e legalità in un paese che ha da poco vissuto episodi di violenza gratuita (l’aggressione a un giovane e i vandalismi a opera di 4 minori) non è facile, ma l’impegno c’è stato e la discussione, tranne qualche sbavatura, è stata proficua. Non è mancata la discussione sui reati a danno delle categorie più deboli, come truffe, furti, sicurezza stradale, modalità di attivazione delle forze di polizia e la collaborazione dei cittadini . Ma gli ultimi eventi hanno cambiato la scaletta, come spiegato l’assessore Marco Pozzati. Integrazione, maggior controllo del territorio, essere comunità, avere coesione e una migliore collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine. Questi sono alcuni dei punti toccati dai relatori, ai quali hanno fatto da eco i numerosi interventi del pubblico, che a volte hanno attaccato duramente il sindaco, accusato di essere «troppo permissivo», «poco presente». Nell’intervento introduttivo il sindaco ha ricordato la convalida dell’arresto dei due minori, riaffidati alle famiglie con obbligo di permanenza domiciliare, e la denuncia degli altri due. Si è parlato molto di integrazione, problema fulcro, ma anche di rapporto tra le forze dell’ordine e i cittadini, esortati a segnalare tutto quello che può sembrare pericoloso e illegale, anche solo all’apparenza. «La risoluzione del problema non è facile – ha detto Zamboni – Bisogna rinforzare i controlli ma anche l’integrazione. È necessario essere rigorosi, esercitare se serve anche repressione». Il Maresciallo Capo Mauro Rinaldi, comandante della stazione carabinieri di Berra ha ricordato che «ottenere misure cautelari non è cosa facile, soprattutto se, come in questo caso, si tratta di minori, ora non sono in libertà, hanno restrizioni ben precise». Il comandante Gianni Gardellini ha illustrato la presenza degli immigrati sul territorio comunale. Gli animi si sono poi riscaldati sul tema del possesso di cani molossoidi da parte di persone senza scrupoli. «Il problema è conosciuto ma nel risolverlo dobbiamo attenerci al rispetto delle leggi», Ha risposto il comandante dei carabinieri. Pressanti gli interventi sulla legalità. «Veder sfrecciare per piazza macchine costosissime, guidate da persone che stanno in panciolle dalla mattina alla sera, non è cosa simpatica. Chiediamo maggiori controlli e rispetto delle regole, e chi non lo è deve lasciare il territorio». E poi bisogna fare i conti con la carenza di personale. È stato evidenziato che nella caserma di Berra a fronte di un organico di 8 carabinieri ve ne siano 5. L’impegno preso dal sindaco è quello di intercedere per ripristinare al più presto il numero di militari. Zamboni ha annotato tutto e ha promesso che già dalla mattina successiva all’incontro di sarebbe attivato. Non è mancato l’argomento videosorveglianza come controllo su tutti i fronti, un progetto fortemente voluto da questa amministrazione ma che trova numerosi ostacoli per via della privacy, come ha spiegato il comandante Gardellini. l

D.M.

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