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Ferrara, marciapiedi dei ciclisti: «In Cavour ci sfrecciano accanto incuranti»

Giovanna Corrieri
Ferrara, marciapiedi dei ciclisti: «In Cavour ci sfrecciano accanto incuranti»

Un gruppo di cittadini ha già segnalato le infrazioni a sindaco e Polizia locale: «È pericoloso, si rischia di essere travolti. Chiediamo controlli in borghese»

06 ottobre 2023
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Ferrara In bici sul marciapiede di viale Cavour si lascia alle spalle le Poste e all’incrocio con Fausto Beretta fa una profonda U per schivare la macchina che sta per immettersi nel controviale, e una volta approdato sull’altro marciapiede continua la sua corsa in controsenso facendo una gincana fra i pedoni, che intanto devono evitare contemporaneamente lui e tanti altri ciclisti che seguono “l’esempio”, e pure i monopattini con due persone a bordo che sfrecciano, anche questi come se nulla fosse. «È insopportabile questo comportamento così irrispettoso» esclamava ieri mattina una signora, facendo notare «l’arroganza di alcuni che ti suonano pure il campanello: ma vi sembra una pista ciclabile questo marciapiede? ».

«È diventata davvero una situazione intollerabile questa in viale Cavour– interveniva Davide Bertasi – in pratica esci dalla porta di casa con il cane e rischi di essere travolto. Penso che anche la bici vada usata con intelligenza, non ci si può comportare così a piacimento. Ma poi passano in bici in contromano anche davanti ai bar, in mezzo alle distese, dove è più stretto il passaggio e c’è più gente». Sconsolato era invece Guelfo Bonora: «Ormai non si capisce più niente, i controviali Cavour sono diventati pieni di automobili e invece i marciapiedi sono pieni di bici, o peggio di monopattini che sfrecciano veloci e sono anche più pericolosi delle bici, non c’è niente da fare». Intanto «a nome di un nutrito gruppo di cittadini ferraresi» Federica Zanella ha di recente scritto a sindaco, vice, Polizia e Urp segnalando la «situazione non più sostenibile» che «causa disagio ai pedoni che spesso vengono urtati. Non possiamo più lasciare i bambini liberi di percorrere il tratto a piedi – lamenta – perché queste persone non si fermano nemmeno di fronte ad anziani e bambini. Se dici qualcosa rispondono con improperi mandandoti al diavolo». E la polizia locale «non ha riscontrato comportamenti che contravvenivano alle regole del codice della strada», è stata in passato la risposta data ai cittadini che segnalavano questi comportamenti: «Si può supporre facilmente – è l’annotazione – che se questi controlli vengono condotti da personale in uniforme, anche i più strafottenti, per paura di essere sanzionati, scendano dalla bici facendo finta di avere un comportamento integerrimo». La richiesta è quindi quella «di condurre un controllo approfondito e continuativo, non una tantum, con agenti in borghese, perché davvero questa situazione è pericolosissima, insostenibile e va repressa».

Tante segnalazioni le ha fatte nel tempo anche Irene Tassinari, del Centro Ottico Estense di viale Cavour: «Ho mandato tante mail al Comune, dicono che segnaleranno la cosa alla Polizia locale ma poi non cambia nulla. Ben vengano maggiori controlli, è un continuo e non se ne può più. Quando i clienti escono, soprattutto se ci sono bambini, dico sempre di stare attenti. Ma poi qui ci sono anche diversi passi carrabili con le macchine che escono e queste bici che sfrecciano sui marciapiedi, è pericoloso. Qualche residente sta pensando anche a una petizione, vedremo». Anna Poletti a spasso con il suo cane ieri diceva che «non c’è rispetto. È pericoloso con il cane soprattutto, devo sempre tirarlo vicino a me per evitare incidenti. Comunque è un continuo e non ci faccio più nemmeno caso. Ma più controlli sarebbero utili». Due ragazzi puntavano il dito soprattutto sui monopattini sui marciapiedi, «ancora peggio delle bici, soprattutto se ti arrivano addosso». «È effettivamente un problema ma non ne farei una polemica – diceva invece Claudia Brigida – Certo qualcuno ha anche la prepotenza di non rendersi conto di essere nel torto ma basta un po’ di accortezza da parte delle persone. Poi per carità capisco la preoccupazione per bambini e cani. Vigili in borghese? Credo sia troppo». l

Giovanna Corrieri

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