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Ferrara, teleriscaldamento alla svolta: «Si pagherà la metà del 2022»

Stefano Ciervo
Ferrara, teleriscaldamento alla svolta: «Si pagherà la metà del 2022»

L’annuncio dell’assessore Balboni in vista di un nuovo accordo con Hera. Cancellato il prezzo fisso per la componente geotermica, ci sarà un “tetto”

06 ottobre 2023
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Ferrara Stanno cambiare le tariffe del teleriscaldamento, che tanto hanno fatto penare i ferraresi per gli aumenti spropositati dell’inverno scorso. E, stando alle indicazioni dell’assessore Alessandro Balboni, il miglioramento dovrebbe essere sensibile: «Possiamo prevedere un dimezzamento dell’importo rispetto ai picchi di dodici mesi fa, e stiamo studiando anche forme di contribuzione per i condomini meno abbienti». La svolta è contenuta nelle bozze di accordo in fase di sottoscrizione tra Comune ed Hera per definire il costo della parte geotermica del teleriscaldamento, che vale il 52% del totale e ha contribuito in maniera determinante al caro-bollette. L’accordo avrà valore per il periodo transitorio, fino a quando cioè entrerà in vigore il nuovo calcolo tariffario in fase di studio da parte dell’autorità regolatoria Arera: il procedimento doveva concludersi a ottobre, è invece stato prorogato al 31 dicembre.

«In questo periodo transitorio - è sempre Balboni a parlare - abbiamo convenuto con Hera di eliminare l’addendum dell’ottobre 2022, con il quale si stabiliva un prezzo fisso per la componente geotermia pari a circa 0,42 euro al metro cubo, e di sostituirlo con un tetto di 0,45 euro. In questa maniera il risparmio rispetto all’anno scorso è sicuro, perché si potrò cogliere in tutte le componenti della tariffa (geotermia e gas, in particolare) la riduzione di mercato del prezzo del gas». In più, è la seconda parte dell’accordo in fase di negoziazione con Hera, ci saranno degli «sconti mirati per ridurre in particolare le bollette dei condomini, stiamo valutando con quali modalità applicarli», è sempre l’assessore a parlare: probabile appunto l’individuazione di un’utenza debole da aiutare.

Il meccanismo è ancora tutto da definire nei dettagli, che possono fare la differenza se si ricorda com’era articolato l’addendum anche in termini di compensazioni riconosciute a Hera per i (presunti) mancati introiti da prezzo fisso, in realtà rivelatisi salassi per gli utenti. Oggi è in programma una riunione che dovrebbe essere quella definitiva, poi ci sarà da stabilire quando partono le nuove tariffe transitorie: l’avvio è legato all’anno termico, cioè al momento in cui si accendono i termosifoni.

In Regione Marco Mastacchi (Progetto Emilia Romagna) interviene chiedendo di «sensibilizzare le aziende e le imprese multiutility regionali, affinché non venga disincentivato l’allaccio di utenti privati al teleriscaldamento, un sistema che riduce le emissioni nocive e che contribuisce alla riduzione del livello di inquinamento con beneficio per l'ambiente e il territorio». Mastacchi chiede anche che la Regione s’impegni affinché «le imprese multiutility regionali non creino una situazione di monopolio naturale applicando, autonomamente, tariffe diverse ai propri utenti per evitare situazioni di ingiustizia sociale su un territorio nel quale si sono sviluppate le reti di teleriscaldamento urbano più efficienti». Secondo il consigliere civico, peraltro, l’obiettivo sarebbe « la parità di trattamento, rispetto alla somministrazione di gas naturale, anche ai servizi di teleriscaldamento e ridurre il costo finale». l

S.C.

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