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La tragedia

Morto nell’incidente in moto: Argenta piange l’operatore socio sanitario

Annarita Bova
Morto nell’incidente in moto: Argenta piange l’operatore socio sanitario

Davide Alfano, 53 anni, lavorava alla Beneficenza Manica

08 ottobre 2023
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i Annarita Bova

Argenta Smarrimento e incredulità ad Argenta per l’ennesimo incidente stradale mortale sulla statale Adriatica. A perdere la vita venerdì, attorno alle 20, Davide Alfano, 53 anni, operatore socio sanitario. La famiglia, raggiunta telefonicamente, ci tiene e ringraziare tutti coloro che in queste ore non hanno fatto mancare il loro affetto ma al momento i familiari non hanno più parole, letteralmente sconvolti dalla tragedia che li ha colpiti. Alfano era operatore socio sanitario e lavorava alla Casa di riposo Beneficenza Manica di Argenta per conto della cooperativa Serena.

Passioni L’uomo, originario della provincia di Salerno, da un paio d’anni si era trasferito ad Argenta dal Ravennate per motivi di famiglia e anche di lavoro. In breve tempo, grazie al suo carattere molto aperto, si era fatto un discreto giro di amici con alcuni dei quali condivideva le sue passioni, prima fra tutte quella per le moto.

E proprio venerdì sera, stava viaggiando sulla statale 16 ad Argenta, in sella alla sua sua moto, una Harley-Davidson, quando per cause ancora in corso di accertamento da parte delle forze dell’ordine intervenute sul posto, ha perso il controllo del mezzo andandosi a schiantare violentemente fuori strada nei pressi della rotatoria che precede il centro urbano di Argenta.

A vedere la scena diversi automobilisti, che a quell’ora si trovavano a passare sulla statale e che si sono precipitati a prestare aiuto. Ma purtroppo le condizioni dell’uomo sono apparse subito disperate e non c’è stato nulla da fare.

Cosa sia successo esattamente e perché il motociclista abbia perso letteralmente il controllo del mezzo, non è ancora ben chiaro. Sul corpo - portato all’Istituto di Medicina legale - è stata disposta l’autopsia, come da prassi, e quindi si potrà arrivare a capire se si è stratta di una tragica fatalità o se l’umo è stato colpito da un malore che non gli ha lasciato scampo. La moto è stata sequestrate e al momento si trova all’interno dell’autofficina dove è stata portata dopo il recupero, per capire se dovrà essere o meno esaminata dai periti che potrebbero essere chiamati ad accertare un eventuale guasto. Insomma, al momento ogni pista resta aperta e le forze dell’ordine non si sbilanciano sulle cause dell’incidente. I funerali saranno fissati solamente nei prossimi giorni, quando il magistrato darà il via libera. l