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Il lieto fine

I 35 pellegrini di Poggio Renatico a Betlemme: «Quanta paura, però siamo salvi»

Marcello Pulidori
I 35 pellegrini di Poggio Renatico a Betlemme: «Quanta paura, però siamo salvi»

Ieri sera il rientro in Italia. Il parroco: «Sopra le nostre teste sirene e razzi»

11 ottobre 2023
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Poggio Renatico Ieri sera il gruppo di pellegrini poggesi, della parrocchia di San Michele Arcangelo, in viaggio in Terrasanta è rientrato in Italia dopo aver lasciato Israele. Trentacinque persone. Con loro la guida spirituale, don Daniele Nepoti.

È lui a raccontare le drammatiche ore vissute dal gruppo di ferraresi. Ha la voce stanca, quando lo raggiungiamo al telefono, ma sollevata. È appena riuscito a prenotare alcuni voli per l’Italia. «Tutti sani e salvi – conferma don Daniele – ma quanta paura nell’hotel di Betlemme dove abbiamo alloggiato in tutti questi giorni. L’altra sera (lunedì; ndr) abbiamo sentito sopra le nostre teste sirene, razzi e aerei da guerra. Abbiamo avuto paura, molta paura. E dire – prosegue il sacerdote – che questa è stata la mia prima esperienza come guida spirituale in occasione di una visita in Terrasanta». Il suono continuo delle sirene, la corsa nei rifugi sempre dietro l’angolo, sempre lì lì per essere ordinata. Non la migliore situazione per regalarsi un viaggio che per molti, quasi tutti, significa anche vacanza. Il boato delle esplosioni e degli spari gela il sangue.

«Le ultime 48 ore sono state drammatiche, anche se essendo noi a Betlemme ci sentivamo abbastanza sereni». Poi, anche grazie alla sponda offerta dal Consolato italiano a Gerusalemme e dalla Farnesina, due colpi di fortuna: l’apertura temporanea dei varchi e la compagnia Emirates che, quasi in solitaria, ha continuato a far decollare i propri aerei. Così nella tarda serata di ieri (le lancette di Israele e Giordania sono un’ora avanti rispetto all’Italia) i 35 poggesi si sono imbarcati, da Amman in Giordania, verso gli scali di Bologna, Venezia e Milano.

Anche il sindaco di Poggio Renatico, Daniele Garuti, alla fine ha tirato un sospiro di sollievo: «Ho sentito al telefono don Daniele – ha detto ieri il primo cittadino – siamo stati soddisfatti e sollevati dal fatto che non c’erano stati, a Betlemme, problemi e rischi particolari. Ma certo – prosegue il sindaco di Poggio – non è la condizione migliore per fare un viaggio o concedersi una vacanza. Siamo in attesa di sapere come dovremo muoverci, poi anch’io partirò col un pulmino per andare a prendere i nostri compaesani».

A posteriori, insomma, si potrebbe anche dire: sì, alla fine è andata bene. Ma è stato fortissimo il rischio, per questi 35 poggesi, di restare bloccati a Betlemme. A solo 80 chilometri dalla Striscia di Gaza.