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Bondeno, per il femminicidio Placati confermato l’ergastolo per Saveri

Daniele Oppo
Bondeno, per il femminicidio Placati confermato l’ergastolo per Saveri

La decisione della corte d’assise d’appello, il sindaco Saletti: «Vicini alla famiglia»

12 ottobre 2023
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Bondeno La Corte d’assise di appello ha confermato ieri integralmente la condanna all’ergastolo per Doriano Saveri, l’uomo imputato per il femminicidio della ex compagna Rossella Placati, uccisa nella notte tra il 21 e il 22 febbraio del 2021, nell’abitazione della vittima in Borgo San Giovanni a Bondeno, dove anche lui viveva. Saveri era stato condannato il 17 gennaio scorso dalla corte d’assise di Ferrara.

Confermate anche tutte le statuizioni civili in merito ai risarcimenti spettanti ai famigliari di Placati, del Comune di Bondeno e delle associazioni Udi e Centro Donna e Giustizia di Ferrara.

«Ha tenuto non solo l’impianto accusatorio sulla responsabilità di Saveri, ma anche l’aggravante della convivenza, che era stata contestata. Per noi è una soddisfazione», commenta l’avvocato Riccardo Caniato che assiste i figli della vittima. «Prendiamo atto della sentenza che conferma intergralmente quella di primo grado - aggiunge l’avvocato Filippo Maggi, che assiste le sorelle di Placati e anche il Comune di Bondeno -. Attendiamo di leggere le motivazioni, ma intanto è stato messo un ulteriore punto fermo nella ricostruzione del fatto e nell’individuazione del responsabile».

La difesa dell’imputato valuterà un possibile ricorso per Cassazione: «Ci riserviamo di leggere le motivazioni - affermano gli avvocati Pasquale Longobucco e Alessandra Palma -. Rimaniamo fermamente convinti che permangano profili di dubbio sulle responsabilità di Saveri».

La sentenza viene commentata anche dal sindaco di Bondeno, Simone Saletti: «Dedico un pensiero particolare alla famiglia di Rossella, colpita da una disgrazia inimmaginabile su cui si sta sempre più facendo luce. Nella conferma della sentenza da parte della Corte d’Appello vi è anche il riconoscimento della legittimità del Comune di costituirsi parte civile nel processo: il tribunale di secondo grado ha quindi valorizzato l’importanza delle iniziative portate avanti da Bondeno volte a contrastare la violenza sulle donne. Certamente è stata la famiglia ad aver subito le conseguenze peggiori della tragedia – conclude Saletti –, e per questo non smetteremo mai di essere vicini ai parenti e ai conoscenti stretti di Rossella, ma in ogni caso per la nostra comunità era anzitutto un dovere morale far sentire la propria voce all’interno del tribunale affinché un episodio simile non abbia mai più luogo».

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