Ferrara, i carabinieri scoprono nove lavoratori in nero, scattano le maxi sanzioni per le aziende
Sette aziende irregolari, un’attività sospesa, nove lavoratori in nero individuati e sanzioni elevate per oltre 110mila euro
Ferrara Sette aziende irregolari, un’attività sospesa, nove lavoratori in nero individuati e sanzioni elevate per oltre 110mila euro. Sono i dati di sintesi dei controlli effettuati dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (Nil) di Ferrara, con il supporto dell’Arma territoriale (in particolare nel capoluogo, Ro Ferrarese e Comacchio), nella provincia estense.
Le ispezioni in materia di lavoro hanno riguardato varie attività operanti nel settore edile, della ristorazione, del commercio al dettaglio e dei circoli privati, operanti sul territorio della provincia ferrarese, durante le quali sono stati individuati nove lavoratori in “nero”, impiegati senza contratto e senza le previste comunicazioni telematiche al centro per l’impiego nonché violazioni in materia giuslavoristica relativamente ad altri lavoratori regolarmente assunti. In alcuni casi le violazioni hanno riguardato anche la mancata osservanza delle norme in materia di videosorveglianza, per telecamere installate presso le attività oggetto di ispezione, senza alcuna autorizzazione o in modo difforme rispetto alla stessa. Sono state accertate, inoltre, diverse violazioni relative alla normativa sulla sicurezza, l’igiene e la salute sui luoghi di lavoro, quali omesse visite mediche e mancata nomina del medico competente, omessa formazione dei lavoratori e violazioni relative alla corretta valutazione dei rischi.
L’attività ispettiva effettuata su aziende individuate a seguito di una preventiva attività info-operativa svolta dall’Arma territoriale in sinergia con i Carabinieri del Nil di Ferrara ha consentito di accertare che sette ditte risultavano irregolari, sia sotto l’aspetto della conformità dei contratti lavorativi, risultando impiegati 9 lavoratori occupati “in nero”, sia per il rispetto della normativa relativa alla sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro. Nell’ambito dei controlli è stato adottato anche un provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale. Sono state irrogate sanzioni per oltre 110.000 euro.
Nel settore della ristorazione sono state riscontrate violazioni in materia di lavoro e di sicurezza e sanzioni. Nel dettaglio sono state riscontrate irregolarità in tre ditte per aver omesso di nominare il medico competente all’attuazione della sorveglianza sanitaria dei lavoratori e per non aver effettuato visite mediche nei confronti degli stessi.Violazioni giuslavoristiche sono state riscontrate anche in materia di videosorveglianza, pagamento delle retribuzioni in modalità non tracciabile e relativamente alla corretta tenuta del libro unico del lavoro nel quale non erano state indicate correttamente le giornate di presenza di alcuni lavoratori dipendenti con conseguente recupero contributivo a favore degli stessi per un importo di oltre 3.000 euro. In relazione a tali verifiche sono state elevate sanzioni/ammende per oltre 35.000 euro.
Le verifiche e le ispezioni nel settore edile hanno invece portato a una maxi sanzione per lavoro nero per l’impiego di un lavoratore straniero e irregolare e a scoprire violazioni delle leggi in materia di sicurezza sul lavoro, con relative sanzioni. Sono scattate sanzioni/ammende per circa 9.000 euro e il datore di lavoro è stato denunciato in stato di libertà per impiego di lavoratori subordinati irregolari sul territorio dello Stato.
Nel settore commerciale le maxi sanzioni per lavoro nero sono state ben cinque e anche qui sono state scoperte violazioni delle norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Nel dettaglio, in un’azienda è emersa la presenza di cinque lavoratori in nero, ovvero privi di assunzione e di regolare contratto di lavoro con conseguenti recuperi contributivi per un importo pari a oltre 20.000 euro. È stata altresì riscontrata irregolare un’altra ditta per violazioni nell’ambito sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro per non aver rispettato le norme sulla tenuta del documento di valutazione dei rischi, nonché per violazioni in materia di videosorveglianza. In tutto sono state contestate sanzioni per circa 50.000 euro.
Magagne anche nel settore dei circoli privati, anche qui con l’emersione di lavoro nero e violazioni delle norme di sicurezza. In un circolo privato/locale notturno è emersa la presenza di tre lavoratrici prive di assunzione e di regolare contratto di lavoro, con la conseguente adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale, la contestazione della relativa maxi-sanzione per lavoro nero. Sono state inoltre riscontrate violazioni in materia di sicurezza attinenti alle omesse visite mediche per le lavoratrici notturne, la mancata nomina del medico competente, nonché violazioni in merito alla corretta tenuta del documento di valutazione dei rischi. Sono state elevate sanzioni per oltre 20.000 euro.