La Nuova Ferrara

Ferrara

L’episodio

Bimba chiusa in auto a Bosco Mesola, soccorsa

Annarita Bova
Bimba chiusa in auto a Bosco Mesola, soccorsa

La piccola di 15 mesi aveva le chiavi in mano e ha premuto il pulsante. La nonna l’aveva appena legata al seggiolino. Il sindaco sul posto: «Grazie a tutti»

17 ottobre 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Bosco Mesola È andata a prendere la sua nipotina al nido, l’ha ben legata sul seggiolino ancorato sul sedile posteriore dell’auto e, senza nemmeno pensarci, ha lasciato le chiavi della macchina alla piccola, convinta di poterle recuperare in una manciata di secondi, giusto il tempo di posizionarsi alla guida. Ma quando ha chiuso la portiera la bambina ha schiacciato il pulsante del telecomando e si è chiusa dentro, davanti agli occhi attoniti della povera donna.

Attimi di panico ieri mattina attorno alle 11 a Bosco Mesola, davanti all’asilo nido comunale. La nonna della bambina di poco più di un anno ha iniziato a chiedere aiuto e intanto ha telefonato al 112 che hanno allertato anche i vigili del fuoco. La notizia è arrivata subito anche in Comune, al comando di Polizia locale e il sindaco Gianni Michele Padovani, avvertito immediatamente, ha lasciato una riunione ed è corso sul posto. Davanti all’asilo i carabinieri.

Le due donne carabiniere della stazione di Mesola assieme al primo cittadino hanno cercato di intrattenere in tutti i mdi la piccola da dietro al vetro, ridendo e scherzando mentre gli altri militari hanno accompagnato la nonna a casa per cercare la chiave di riserva. Intanto attorno all’auto si è formato un capannello di persone, tra cui anche il personale della scuola che dava comunicazioni alle insegnanti, impegnate all’interno con gli altri bambini, in tempo reale. La piccola, che ha 15 mesi, stava facendo l’inserimento al nido ed è per questo che la nonna è andata a prenderla alle 11 visto che ancora non può fare l’orario pieno.

Dopo circa mezz’ora, finalmente la piccola è stata liberata e ha riabbracciato i suoi familiari senza riportare alcun tipo di trauma. Al contrario della nonna che invece si è presa davvero un bello spavento. L’intervento dei vigili del fuoco non è stato dunque necessario perché la macchina è stata aperta con il telecomando di riserva. Per fortuna la giornata non era calda ed anche per questo motivo i carabinieri hanno pensato di poter aspettare prima eventualmente di rompere i finestrini, con la piccola monitorata e tenuta sotto controllo.

«Tutto è bene quel che finisce bene - ha detto Padovani -. Un grazie di cuore ai carabinieri di Mesola per il loro continuo apporto che rende sicura la nostra comunità». l