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Settepolesini

«Ciao Fabrizio, mio grande amico. Imprenditore che ci mancherà»

«Ciao Fabrizio, mio grande amico. Imprenditore che ci mancherà»

Adriano Facchini sconvolto per la morte del 76enne Marangoni Il cordoglio del mondo agricolo. Famiglia chiusa nel silenzio. Attesa per l’autopsi

18 ottobre 2023
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Settepolesini Una vita di passioni comuni e di amicizia intensa. Poi all’improvviso il buio che cancella ogni cosa. L’altrettanto improvvisa morte di Fabrizio Marangoni, storico agricoltore di Bondeno, ha lasciato ieri una scia di sgomento che ha riguardato non soltanto la stretta cerchia dei familiari. Tra chi conosceva molto bene il 76enne precipitato dal tetto della sua casa colonica di via Canal Bianco a Settepolesini, c’è anche un volto molto noto del mondo agricolo ferrarese: Adriano Facchini. Come Marangoni nato a Bondeno, Facchini rientra a pieno titolo in quella generazione, forse perduta, che ha fatto, e fa tuttora, dei legami di amicizia una delle ragioni di vita. Per questo il suo ricordo dell’amico perduto va oltre la normale solidarietà che una morte suscita.

«Ho saputo questa mattina (ieri per chi legge, ndr) della tragedia in cui purtroppo ha perso la vita l’amico Fabrizio Marangoni. Sono devastato, perché Fabrizio è stato, e vorrei dire è ancora, un grandissimo amico e un imprenditore storico di questo territorio, intelligente, sempre acuto nelle riflessioni, originale, mai scontato. Parliamo di una persona che ha profondamente amato la campagna ma che, forse proprio per la maggiore possibilità di socializzare, aveva da sempre scelto di vivere in città. Fabrizio è stato un insostituibile maestro in materia agraria, un esperto col quale, al di là del rapporto di amicizia che avevamo, mi sono confrontato tante volte perché parlare con lui per me è stato un esercizio arricchente, salutare».

Il cordoglio che il mondo agricolo in queste ore sta portando ai familiari – la moglie Diana ex impiegata della Cna di Bondono, e i figli Federico e Stella – racconta un rapporto fecondo anche con i numerosi colleghi imprenditori agricoli. «Tra l’altro – prosegue Facchini – eravamo anche vicini di casa, lo stiamo stati per tanti anni. Sapevo che negli tempi aveva perso il suo smalto migliore, ma devo dire che manteneva un piglio giovanile. Nel bar che frequentava in centro a Bondeno è sempre stato un mattatore, simpatico e pronto alla battuta. Arrivo a dire – conclude Facchini – che con Fabrizio perdiamo un personaggio, un personaggio vero, forse l’ultimo che Bondeno può vantare».

E sentimenti di cordoglio a nome dell’amministrazione comunale ha espresso ieri anche il sindaco di Bondeno, Simone Saletti.

La tragedia in cui ha perso la vita Fabrizio Marangoni ha portato all’apertura di una indagine, mentre la Procura si riserva di decidere in merito alla eventuale autopsia.

Sufficientemente chiara, tuttavia, – e questo appare un dato di fatto – è stata la scena che si è presentata ai primi soccorritori, così come quella certa dose di imprudenza con cui il 76enne agricoltore si sarebbe avventurato sul tetto di una casa colonica, al buio, finendo per precipitare da un’altezza di 5 metri.

Bondeno attende che venga fissata la data dei funerali.  l

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