La Nuova Ferrara

Ferrara

Il caso

Ferrara. Per farsi restituire i soldi rapiscono un dodicenne: due giovani arrestati dai carabinieri

Ferrara. Per farsi restituire i soldi rapiscono un dodicenne: due giovani arrestati dai carabinieri

Il fratello quindicenne del ragazzino aveva venduto loro uno smartphone falso per 650 euro. La vittima costretta a salire in auto nell’affollata piazza Travaglio. I due sono accusati di sequestro di persona ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni

23 ottobre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Per riavere i 650 euro che aveva pagato per un cellulare poi rivelatosi finto, hanno rapito un ragazzino di 12 anni per ottenere un riscatto. Due giovani di 20 e 27 anni sono stati arrestati giovedì dai carabinieri per sequestro di persona ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Oggi (23 ottobre) l’arresto è stato convalidato e i due sono stati rimessi in libertà in attesa del processo.

Il duplice arresto del 19 ottobre trae origine da una chat  su una delle tante piattaforme online dove è possibile mettere in vendita oggetti e contrattare con gli utenti. Per un ventisettenne residente fuori provincia, l’acquisto fatto sulla piattaforma il 13 ottobre da un venditore ferrarese di quindici anni (che per l’occasione aveva creato un profilo “fake”), ha purtroppo riservato brutte sorprese: subito dopo il pagamento della somma pattuita, 650 euro circa, lo smartphone oggetto della compravendita si è infatti rivelato falso. Il giovane ha deciso quindi di contattare nuovamente il venditore per riavere indietro i suoi soldi, ma il suo profilo sulla piattaforma è stato bloccato immediatamente dal quindicenne autore del raggiro.

Il giovane, determinato a riavere il denaro speso, escogita così un piano: apre un profilo con un nome nuovo e contatta il giovane ferrarese dimostrandosi interessato a comprare due paia di scarpe. I due pattuiscono di vedersi nella serata del 19 ottobre in piazza Travaglio a Ferrara per vedere la merce e pagarla. Il ventisettenne arriva sul luogo dell’incontro con un amico ventenne ma all’appuntamento, però, il venditore ferrarese non si è presenta personalmente, manda al suo posto il fratello minore, di appena dodici anni, insieme a un coetaneo con due scatole di scarpe griffate da mostrare ai potenziali acquirenti.

La rabbia dei due giovani venuti appositamente da fuori provincia per riavere i propri soldi non si placa nemmeno quando si rendono conto che il loro interlocutore è di fatto un bambino. In una piazza piena di persone, il dodicenne viene preso con forza e trascinato all’interno della macchina dai due giovani. Il tutto accade sotto agli occhi attoniti dell’amico che aveva accompagnato il dodicenne sul posto che, terrorizzato, chiama pochi minuti dopo il 112 esclamando “Qualcuno ha preso il mio amico e se lo sta portando via”.

Mentre una “gazzella” della Sezione Radiomobile si porta in piazza Travaglio per avviare le prime indagini, i due alla guida di un’utilitaria si riescono ad allontanare con a bordo il dodicenne. I due giovani chiamano la mamma del ragazzino rapito dicendole di farsi trovare al parcheggio del supermercato di Via Marconi di Vigarano Mainarda, per pagare i 650 euro che i figli gli dovevano. La donna, pur terrorizzata da quanto appena appreso, rimane lucida e si presenta al Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara raccontando tutto quello che era successo. Ai Carabinieri di Ferrara  è bastato poco per capire la delicatezza della situazione. Dopo aver tranquillizzato la donna, che nel frattempo era stata raggiunta in caserma dal marito, i militari in pochi minuti organizzano un dedicato dispositivo con personale in abiti borgesi e autovetture “civetta”.

Alle 21.30 circa, sul luogo dell’incontro, si sono presentati i Carabinieri, che hanno fermato i due giovani, riaffidando il dodicenne, spaventato ma incolume, alla coppia. I due arrestati sono stati portati Casa Circondariale “Costantino Satta” di Ferrara e il 20 ottobre, al termine dell’interrogatorio di garanzia, i due sono stati rimessi in libertà. Nella mattina del 23 ottobre il Giudice del Tribunale di Ferrara ha convalidato l’arresto.