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L’indagine

Villetta esplosa, tutto sequestrato e macerie rimosse

Villetta esplosa, tutto sequestrato e macerie rimosse

Terminate le operazioni dei vigli del fuoco. Trovare le carte dell’impianto sarà un’impresa

23 ottobre 2023
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Monestirolo Della villetta bianca con le serrande verdi e la lunga scala in cemento armato che portava al primo piano, non è rimasto più niente. Anche l’altissimo pino che in qualche modo la nascondeva dalla strada statale, è stato abbattuto. 

Sabato attorno alle 21 un boato ha fatto trasalire i residenti a Monestirolo, San Nicolò e Marrara e in una manciata di secondi le vite di Andrea Binelli, 76 anni e Gabriella Piccini, 74 anni, sono state spezzate da una terribile esplosione. La casa, quasi certamente, era satura di gas a causa di un guasto nell’impianto.

La ricostruzione Dopo aver scavato per dodici ore di seguito, le diverse squadre dei vigili del fuoco che sono arrivate a Monestiroli, hanno estratto il corpo di Binelli alle prime luci e quello di Piccini attorno alle 11.30. I due erano stati sposati e da tempo vivevano in due appartamenti diversi. Un particolare di non poco conto nella ricostruzione di quanto accaduto. La villetta era su due piani: di sotto viveva la donna e al piano di sopra il 76enne. Anche le entrare erano separate, considerato che al piano superiore si arrivava dalla scala esterna. La zona non è servita dalla linea del metano e di conseguenza l’impianto è a Gpl, con un bombolone interrato tra la villetta e il magazzino che si trova sul retro. La stessa cisterna serviva tutte e due le abitazioni che però erano ben distinte l’una dall’altra. Viene dunque da pensare, ma al momento sono tutte ipotesi, che il gas abbia riempito uno dei due appartamenti. Binelli in casa sua aveva anche installato una stufa a pellet per termosifoni, progettata dunque per riscaldare anche l’acqua calda sanitaria e collegata all’impianto di casa. Non è e non sarà facile venirne a capo perché ogni documento è andato distrutto e bisognerà quindi risalire alla ditta che ha fatto l’impianto per capire come, quando ed in che modo il lavoro è stato svolto.

Devastazione I vigili del fuoco, ma anche polizia e carabinieri, hanno lavorato fino a domenica sera, mettendo in sicurezza tutta l’area e accertandosi che nessuno oltre i due proprietari fosse in casa. L’eventuale presenza di altre persone era stata già in realtà esclusa ma naturalmente nulla in situazioni del genere può essere lasciato al caso. Ieri mattina, dietro al cartello “area sottoposta a sequestro penale” e al nastro bianco e rosso, solo macerie che però ben raccontano la quotidianità di chi in quella casa ha vissuto. Andrea Binelli e Gabriella Piccini erano stati marito e moglie ed hanno avuto due figli, Sara che abita da tempo in America e Antonio, morto di malattia due anni fa.

Il figlio Il ragazzo era molto conosciuto. «Una vita difficile, sempre alla ricerca di qualcosa che non trovava – raccontano da DueCaffè di Molinella -. Eppure, sembrava non gli mancasse nulla. Non gli mancava certo la bellezza e il fisico da atleta. Nel 1992, all’età di 14 anni, aveva vinto la medaglia di bronzo ai Campionati Italiani Uisp di Judo, categoria esordienti. Era stato poi tra i pionieri molinellesi del surf e, verso la fine degli anni 90, gli amici lo indicavano già come il migliore nello snow. Mamma Gabriella è rimasta nella casa di via Nazionale, nell’appartamento al piano di sotto, benché avesse un’altra abitazione a Molinella, proprio per accudire Antonio assieme all’ex marito, così da non lasciarlo mai solo. Era in attesa di trapianto ma quando tutto sembra aver preso la via giusta, il suo cuore ha smesso di battere e i genitori non si sono mai più del tutto ripresi.

Binelli, che faceva l’imprenditore agricolo, aveva messo in vendita la terra essendo ormai molto stanco e non avendo nessuno che potesse in qualche modo continuare l’attività. Sara, che è tornata in Italia, è rimasta sola, sostenuta da parenti e amici che già nella notte si sabato sono arrivati in via Nazionale con la speranza che i due potessero essere usciti o che fossero ancora vivi.

Il dolore I corpi di Andrea Binelli e Gabriella Piccini sono stati portati all’istituto di medicine legale di Ferrara ma presto potrebbero essere restituiti alla famiglia. La morte degli ex coniugi potrebbe essere arrivata anche in due momenti diversi ma a quanto pare non saranno disposte le autopsie. Una tragedia, quella di Monestirolo, che sarà ricordata a lungo e che lascia attonite e sconvolte anche le comunità di Molinella, dove la famiglia di Gabriella era molto conosciuta e San Nicolò, paese frequentato soprattutto da Binelli .  l

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