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Strage di vongole e cannolicchi, anche la nursery di Goro non è più sicura

Katia Romagnoli
Strage di vongole e cannolicchi, anche la nursery di Goro non è più sicura

Il sondaggio di ieri mattina a Goro ha dato un quadro drammatico della situazione. «Non ce lo aspettavamo. Il novellame è tutto morto». Il dito è puntato sui fiumi

24 ottobre 2023
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Goro Mondo dell’acquacoltura in ginocchio, perché dopo la crisi anossica che ha portato alla morte il 100% delle vongole presenti sui fondali della nursery istituita nel portocanale di Porto Garibaldi, anche a Goro, il sondaggio effettuato ieri mattina, ha restituito un quadro drammatico. Un’estesa morìa di vongole nella nursery Pianasso, quella in cui avrebbero dovuto operare, per quest’anno, anche i molluschicoltori di Comacchio, sta seriamente compromettendo la nuova campagna di produzione delle vongole veraci.

Disperazione «Piove sul bagnato – afferma Devid Pozzati, presidente della cooperativa comacchiese Tre Ponti, nonché vicepresidente del Con.Uno, il consorzio unico di novellame che aggrega le cooperative dei molluschicoltori di Goro e Comacchio -. Questa mattina (ieri; ndr), durante i sondaggi nella nursery di Goro, si è constatato che la gran parte delle vongole si aprivano sulla barca. Vuol dire che erano morte da poco. L’unica strada da percorrere è quella di aspettare ancora un po’, lasciando le vongole rimaste, quelle non predate dal granchio blu, sui fondali, per vedere se l’abbassamento delle temperature possa cambiare le condizioni attuali. Da quando si è verificata l’alluvione in maggio, l’acqua ancora non si è sistemata, non ha ripreso il suo equilibrio naturale».

La proposta attendista è quella che Pozzati oggi pomeriggio, porterà all’assemblea di Con.Uno, convocata per le ore 16. Anche per Vadis Paesanti, vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia-Romagna, è necessario «fare il punto e decidere sulla base dei sondaggi effettuati questa mattina. La scorsa settimana la situazione non sembrava così drammatica, c’era ancora un po’ di prodotto, mentre le vongole che venivano pescate questa mattina, avevano ancora la carne, il mollusco all’interno del guscio e questo significa che erano morte da poco. La moria è estesa e preoccupante, ma ogni decisione sarà assunta domani pomeriggio (oggi; ndr)».

Continua intanto il fenomeno di spiaggiamento sulla battigia dei Lidi comacchiesi, ma anche di quelli ravennati, di cannolicchi, vongole e cozze “asfissiate” dall’anossìa di un autunno anomalo che, sino alla scorsa settimana, ha registrato temperature tra i 25 e i 27 gradi (sino a 20 gradi in mare). Tra gli operatori del settore c’è il sentore che sostanze provenienti da coltivazioni e dalla zootecnia, dopo l’alluvione siano finite nei fiumi e, a loro volta, in mare, determinando condizioni sfavorevoli alle fasi di crescita delle vongole.

Dal governo Dopo il via libera dell’Europa, pronto il provvedimento per le aziende. In arrivo un ulteriore stanziamento da dieci milioni. Lo annuncia il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida. «Dopo il via libera ottenuto dall’Europa, ho firmato il decreto da 2,9 milioni di euro che autorizza la spesa, a carico del Masaf, per le circa tremila aziende che hanno provveduto alla cattura del granchio blu».

Non sono stati previsti importi forfettari e non riscontrati da fatture in quanto, si legge nel testo firmato da Lollobrigida, si sarebbe creato una forma di indennizzo e non di rimborso spese». Le aziende potranno presentare un’unica domanda attraverso una piattaforma online dedicata. Infine, sarà data priorità alle richieste presentate dai Consorzi.