La Nuova Ferrara

Ferrara

Il caso

Mesola, arrivano anche gli sciacalli: due esemplari investiti e uccisi

Katia Romagnoli
Mesola, arrivano anche gli sciacalli: due esemplari investiti e uccisi

Gli episodi ai margini di Bosco Spada e lungo la Statale Romea

27 ottobre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Mesola Dopo daini e caprioli, un lupo, un cinghiale in superstrada e un pitone reale raggomitolato in piena estate sull’asfalto rovente della Statale Romea, nel Basso ferrarese hanno fatto la loro comparsa anche gli sciacalli. Sono due gli animali rinvenuti senza vita, negli ultimi giorni, l’uno ai margini del Bosco Spada a Pomposa, l’altro sulla banchina della Romea, alle porte di Mesola.

«Non mi era ancora successo di recuperare sciacalli, ma tra sabato e oggi – spiega Alessandro Pozzati, referente del Cras, il Centro recupero animali selvatici, con sede in Garzaia – sono già stato contattato due volte. La prima richiesta di intervento risale a sabato pomeriggio, quando la polizia locale del Delta mi ha segnalato la necessità di recuperare una volpe investita da un’automobile in transito e rimasta esanime a bordo strada. Quando sono arrivato, con mia grande sorpresa, ho scoperto che si trattava di un esemplare maschio di sciacallo».

Lo sciacallo è un mammifero ibrido, con caratteristiche in parte simili a quelle del lupo e in parte a quelle del cane domestico, ma anche abbastanza simile alla volpe. Sarà l’istituto zooprofilattico di Forlì, al quale vengono conferiti gli animali selvatici recuperati morti, a fornire risposte più precise sull’esemplare, sulla sua nutrizione e su eventuali patologie pregresse rispetto alla causa di morte certa, dovuta a investimento. Ieri, intanto, è sopraggiunta una seconda richiesta di intervento, per Alessandro Pozzati, che è anche referente territoriale dell’associazione Amici degli Animali, alla quale è stata affidata la gestione del Cras nell’oasi Garzaia di Codigoro. Un esemplare femmina di sciacallo, anch’esso deceduto, e sempre con ferite riconducibili a un investimento, è stato visto da una coppia che passeggiava lungo lo stradello che conduce al Bosco Spada. «Questi sono in assoluto i primi casi che confermano la presenza dello sciacallo nella nostra provincia – prosegue Pozzati – ; sono animali selvatici arrivati in Italia nel 1983, provenienti dall’Oriente. Si cibano di selvaggina di piccola taglia, dalle lepri ai fagiani, ma sono in grado di catturare anche gatti e anatre e contrariamente ad altri mammiferi si nutrono anche di carcasse di animali morti. Non aggrediscono l’uomo, – è la rassicurazione di Pozzati – anzi, come i lupi tendono a fuggire alla vista dell’uomo. Vivono in zone boschive e si spostano in aperta campagna, quando sono a caccia di prede».

I recuperi sono proseguiti, in questi primi giorni della settimana, anche nei territori vicini: si conta anche un salvataggio, perché l’altro ieri è stato intercettato un capriolo, fortunatamente ancora vivo, in via Argine Marino a Bando. L’animale, colpito da un’automobile in transito, è stato trasportato nella clinica veterinaria di Forlì convenzionata con il Cras e dopo cure e convalescenza sarà liberato. È stata poi recuperata, ieri, la carcassa di una volpe, travolta da un’automobile, lungo la Strada provinciale 1, nel centro abitato di Ostellato. «Questo è il periodo in cui i cuccioli si spostano a esplorare il territorio – conclude Pozzati – e quando attraversano le strade sono un vero pericolo». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA