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Berco, si passa alla solidarietà

di Fabio Terminali
Berco, si passa alla solidarietà

Al via una nuova tornata di ammortizzatori sociali dopo la Cig ordinaria I sindacati: «Abbiamo limitato i sacrifici e viene garantita la tenuta occupazionale»

03 novembre 2023
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Copparo Una pillola pesante da mandare giù, a fronte di una riduzione dei volumi produttivi consistente e di prospettive quanto mai fosche. Specie se non ripartirà a breve il mercato del settore, barometro fondamentale per lo stabilimento controllato dal gruppo ThyssenKrupp che produce principalmente componenti e sistemi per carri e macchine per la lavorazione della terra.

Alla Berco sta per partire una nuova tornata di ammortizzatori sociali: dopo il periodo di cassa integrazione ordinaria terminato pochi giorni fa, si passerà già dalla prossima settimana a quella straordinaria con la formula del contratto di solidarietà: nella sostanza diminuisce l’orario di lavoro, senza la perdita totale della retribuzione. Si continuerà in questo modo fino all’inizio del mese di aprile del prossimo anno.

I contenuti dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra i sindacati e i vertici aziendali sono stati presentati ai dipendenti nel corso delle assemblee che si sono svolte ieri. Fim, Fiom e Uilm provinciali assieme alle Rsu hanno lavorato nelle scorse settimane con l’obiettivo di limitare i danni, restringendo per quanto possibile i sacrifici.

Nella nota diffusa al termine delle riunioni, le forze sindacali sottolineano che «l’accordo definito ha previsto un utilizzo ridotto rispetto alle percentuali massime di sospensione previste per legge, pari al 45% collettivo e al 70% individuale massimi». Anche per quanto riguarda la tutela salariale si è rimasti al di sotto dei tetti più acuminati sul fronte delle ricadute in busta paga, arrivando a garantire la maturazione integrale della tredicesima mensilità e del premio feriale.

Insomma, dal lato sindacale si manifesta «grande soddisfazione» per il patto con l’azienda, perché «pur in una situazione di difficoltà e di riduzione dei volumi produttivi, garantisce una tenuta occupazionale di lungo respiro, per lavoratrici e lavoratori che negli ultimi quindici anni hanno già pagato in maniera pesante crisi continue che hanno ridotto di oltre il 50% l’occupazione del sito», spiegano Fim, Fiom, Uilm e Rsu, a cui in un primo momento era stato presentato dall’azienda un piano di tredici settimane di Cig ordinaria ritenuto troppo gravoso.

«Adesso – sottolineano i sindacati – la palla passa all’azienda e alla sua dirigenza, che dovrà garantire il massimo impegno per acquisire nuovi volumi e nuovi mercati a tutela del futuro dei siti in Italia (oltre a quello di Copparo c’è Castelfranco Veneto) del gruppo Berco». l