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Anselmo-Calafà per Ferrara, il Pd alle strette: «La decisione è di tutti gli alleati»

Stefano Ciervo
Anselmo-Calafà per Ferrara, il Pd alle strette: «La decisione è di tutti gli alleati»

Il segretario Talmelli: «Bene il candidato che incarna la nostra idea di città»

05 novembre 2023
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Ferrara Si stanno ormai completando i congressi sezionali del Pd, che vedono proprio oggi i due appuntamenti finali alla Gad e in via Bologna: l’unico candidato, il segretario comunale uscente Alessandro Talmelli, vedrà sancita la riconferma forse già domani, come del resto il provinciale Nicola Minarelli. Quest’ultimo ha convocato l’assemblea provinciale giovedì 9 novembre a Portomaggiore, e sarà la prima occasione pubblica per parlare al partito del nodo-candidature. L’appuntamento decisivo per chiarire l’orientamento del partito sull’alternativa tra Fabio Anselmo e Laura Calafà, però, sarà l’assemblea comunale che andrà calendarizzata ai primi giorni della settimana successiva, in modo da convocare subito dopo il cruciale Tavolo dell’Alternativa.

Qualche carta sul tavolo comincia ad essere messa, a partire proprio da Talmelli. «Non è il Pd che deve prendere una decisione, è il Tavolo nel suo insieme a scegliere come procedere. Si deve cercare una candidatura unitaria - è il ragionamento del segretario dem - oppure, se le ragioni che in questi giorni abbiamo visto a sostegno dell’uno e dell’altro candidato risulteranno più forti dell’unità, trovare un metodo di scelta che vada bene a tutti». Un’aggiunta significativa è quella sul programma: «Il tavolo deve anche prendere coscienza di qual è la proposta che più incarna l’idea di città che abbiamo in mente per i prossimi anni: legalità, sviluppo, diritti (in particolare la libertà di poterla pensare diversamente da chi governa), ambiente, cura della persona, servizi decentrati vicini alle persone».

E a dire la sua sul piano metodologico è Marcella Zappaterra, capogruppo regionale del Pd: «Anzitutto sottolineo che avere due persone che si sono dichiarate disponibili a candidarsi è una ricchezza, non può diventare un problema. Va tenuto aperto il confronto sul Tavolo dell’Alternativa, consapevoli che solo con un campo largo di alleanze ci sono possibilità di vittoria. Le primarie? Sono un mezzo a disposizione, non un fine, certo dipende anche dagli altri partiti che mi sembra al momento non abbiamo espresso disponibilità in proposito».

Resta da capire se la partita si gioca esclusivamente sul terreno di Ferrara e provincia, oppure se ci saranno interventi da Roma, che sta perseguendo una sua decisa strategia in rapporto alle alleanze con il M5s: il Pd locale si presenta infatti diviso. l

S.C.

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