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L’accordo

Ferrara, geotermia: scatta il monitoraggio geologico e sismico

Ferrara, geotermia: scatta il monitoraggio geologico e sismico

Linee guida ministeriali, un anno di osservazioni

06 novembre 2023
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Ferrara Lo sfruttamento dei pozzi geotermici di Casaglia aumenta il rischio di terremoti e deformazioni del terreno? La domanda è rimasta in sospeso per nove anni, nelle stanze del Ministero dello Sviluppo economico, degli enti pubblici interessati e della concessionaria, cioè Enel Green power e Hera: risale infatti al novembre 2014 il documento del gruppo di lavoro istituito al ministero sulle linee guida per un «sistema osservativo integrato, volto a tutelare maggiormente le aree in cui sono previste attività di coltivazione del sottosuolo». Qualche giorno fa è stato messo il primo punto fermo, con l’accordo per potenziare e rendere più efficiente la rete di centraline di monitoraggio del Comune: entro un anno dovranno essere resi pubblici i dati. Ferrara diventa così uno dei tre siti in Italia dove si applica questa sperimentazione (gli altri sono la concessione di coltivazione idrocarburi Mirandola e lo stoccaggio di gas naturale Minerbio).

L’accordo quadro tra Mite, Regione, Comune, Unife, Cnr e le società concessionarie è specifico per la realtà di Ferrara e prevede la «verifica delle reti di monitoraggio sismico e delle deformazioni del suolo esistenti», la «programmazione dell’eventuale aggiornamento e potenziamento progressivo delle reti di monitoraggio, sulla base delle linee guida e dei risultati sperimentali che verranno progressivamente acquisiti»; e la conduzione di almeno un anno del monitoraggio con le reti «per il miglioramento delle conoscenze sulle caratteristiche sismotettoniche dell’area». L’accordo quadro ha una durata di tre anni dalla sua sottoscrizione, a partire dall’1 novembre, e prevede che la rete di monitoraggio esistente, di proprietà del Comune, sia messa gratuitamente a disposizione. Viene al proposito istituito un comitato composto da Mite, Regione, Comune, Unife-Cnr e concessionari.

In giro per il mondo sono segnalati terremoti in relazione soprattutto alla geotermia ad alte temperature, superiori a quelle di Casaglia, solitamente utilizzate per produrre energia elettrica. Il giacimento “Ferrara” è come noto collegato alla rete di teleriscaldamento della città, ma lavora comunque con prelievi e immissioni di fluidi nel sottosuolo. Da qui la decisione di effettuare il monitoraggio con le linee guida ministeriali, che potrà poi essere utilizzato come modello a livello nazionale. l

S.C.

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