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I giovani pescatori di Goro: per fortuna ci aiutano i genitori

Annarita Bova
I giovani pescatori di Goro: per fortuna ci aiutano i genitori

La storia Demis e Barbara: «Anziché la casa abbiamo comprato la barca»

10 novembre 2023
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Goro «Questa situazione ci lascerà delle ferite profonde, non solo economiche ma anche sociali. Qui a Goro sono quasi tutti pescatori e chi non va in mare lavora nell’indotto della filiera a terra. Tutta la mia gente, tutta la mia comunità vive di questo». La sindaca di Goro Marika Bugnoli ha la voce rotta dall’emozione. «Il comparto delle vongole produce un fatturato di oltre 100 milioni di euro all’anno. Duemila persone che non potranno trovare lavoro e non potranno essere assorbite in altre attività, perlomeno non nella nostra zona: è impossibile. Sono preoccupata, molto. Anche per quelle che potrebbero essere le conseguenze all’interno delle famiglie».

La storia Demis e Barbara vivono insieme e sono allevatori di vongole. Figli di pescatori, sono riusciti ad entrare in una grossa cooperativa e come spesso accade in paese, invece di acquistare una casa, hanno fatto il mutuo per la barca. In media ci vogliono sui 200mila euro, tra attrezzature, permessi, documenti e una montagna di altre cose. «Prima la pandemia, ma almeno in qualche modo siamo riusciti ad andare avanti. Quando tutto sembrava andare per il verso giusto, sono arrivati i granchi e per noi è stata la fine – raccontano -. Al momento la nostra banca non ha sospeso le rate del mutuo, che comunque resta sulle nostre spalle e in più non riusciamo a tornare indietro perché più nessuno vuole investire in questo settore. Abbiamo le spalle al muro. Per fortuna i nostri genitori possono in qualche modo aiutarci ma siamo terrorizzati».

Il Copego (Consorzio pescatori di Goro) attualmente conta la presenza di 543 soci (con un numero di imprese di pesca pari a 400), suddivisi in numerose categorie di pesca e di mestiere. Col finire degli anni’80 il Consorzio ha raggiunto la leadership nel settore della molluschicoltura: ad oggi questa attività si svolge su 620 ettari per l’allevamento di vongole veraci nella Sacca di Goro e circa 1100 ettari per i mitili, presenti sia in Sacca sia al largo dello Scanno di Goro. Poi c’è tutto il comparto di Comacchio. «Noi stiamo peggio - fanno presente dal Consorzio Trepponti -. Le nostre concessioni sono prevalentemente in mare aperto e anche i recinti, che comunque qualcosa fanno, da noi non servono. Dovremmo spendere cifre altissime e non ne vale la pena. Non solo, ci avevano concesso il portocanale ma come facciamo a chiuderlo? Siamo disperati, non ci sono vie d’uscita al momento. Spendiamo tutto quello che abbiamo nel raccogliere i granchi e portarli via».

Ieri a Goro sono state presentate le ricette realizzate da chef stellati del calibro di Igles Corelli, Fulvio Pierangelini, Gianfranco e Paola Vissani, Philippe Leveille, Valentino Marcattili, Salvatore Tassa e Filippo Venturi, per cercare di “lanciare” il granchio blu e aiutare in qualche modo gli allevatori.
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