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Il caso

Ripapersico, case pericolanti e occupate abusivamente

Annarita Bova
Ripapersico, case pericolanti e occupate abusivamente

Ginepraio con gli eredi dei proprietari: il Comune li convoca per cercare una soluzione

14 novembre 2023
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Ripapersico Case ormai abbandonate da anni, in profondo stato di degrado e anche occupate abusivamente da persone italiane e straniere che nel corso del tempo hanno trovato all’interno un riparo e un posto dove dormire. Gli immobili, tutti vicini, si trovano all’inizio della frazione di Ripapersico e l’amministrazione comunale in questi giorni sta correndo ai ripari. Le case affacciano sulla strada e sono pericolanti e in più è necessario provvedere alla pulizia anche per tutelare i vicini che si trovano pieni di topi e animali di ogni genere.

Il degrado

Intervenire non è semplice. I proprietari sono tanti: eredi, amministratori di sostegno e anche un curatore nominato dal tribunale. «Con molta fatica abbiamo fissato un incontro con gli interessati – spiega il sindaco portuense Dario Bernardi -. La speranza è quella arrivare a provvedere almeno alla pulizia. Altrimenti, come da prassi, sarò costretto a procedere con ordinanza contingibile e urgente. Al momento non ci risultano persone all’interno e uno sgombero è già stato fatto». Secondo i residenti, invece, qualcuno nella notte arriva ancora per poi dileguarsi al mattino.

La storia va avanti dal 2007, quando l’immobile ha visto una dichiarazione di inabitabilità e ordine di messa in sicurezza strutturale ed igienica. Già allora alcuni dei proprietari erano stati invitati a provvedere con la “rimozione delle cause di pericolo e di apprensione per la pubblica salute e l’incolumità dei vicini e della strada”.

Il Comune più volte ha orinato la demolizione o la messa in sicurezza delle strutture del fabbricato, la pulizia dell’area cortiliva, la gestione dei cumuli di terra presenti e la messa in sicurezza dei locali interni dell’immobile, mediante la disinfestazione dei locali, l’adozione di sistemi anti-intrusione da animali nocivi e la chiusura delle aperture.

Lo scorso 6 ottobre l’ennesimo sopralluogo, congiuntamente con il corpo di Polizia locale, che ha confermato la situazione già nota, oltre a mettere in evidenza un progressivo peggioramento delle condizioni generali. Le piante rampicanti hanno occluso completamente l’ingresso e presumibilmente fungono da sostegno per la struttura in muratura del fabbricato e per la vela in muratura e sono presenti anche rifiuti. Gli infissi non ci sono più e quelli rimasti sono rotti e chiunque dunque può entrare.

All’interno del fabbricato, è visibile attraverso le forature, la presenza di rifiuti di vario genere, di calcinacci e pareti completamente marce, con evidente problema di carattere igienico-sanitario e anche di natura statica. Va tenuto conto, inoltre, che aldilà dell’incuria generalizzata e del degrado esiste la possibilità, a seguito di eventi meteorologici anche di entità ordinaria, che l’immobile, molto vicino alla strada provinciale, diventi pericoloso. I vicini sono giustamente esasperati. «Oltre a topi e quanto altro – ci dicono -, in quelle case c’è chi trova riparo per la notte. Per poi andare al cimitero a lavarsi durante il giorno. La colpa di tutto questo è dei proprietari di quelle case che continuano a far finta di niente. Ma sono consapevoli di quello che potrebbe succedere se i muri o il tetto dovessero crollare e colpire qualcuno che passa sulla strada? O anche le persone che abusivamente si trovano all’interno...Questo è menefreghismo, speriamo che il Comune possa in qualche modo intervenire una volta per tutte». l