La Nuova Ferrara

Lido Estensi In tribunale si tornerà a gennaio, il 9, dopo le feste di Natale. Nel mentre dovrebbe perfezionarsi l’offerta di risarcimento del danno da parte dell’assicurazione della società di gestione del servizio di salvamento in mare a favore della famiglia di Mirko Balzanelli, il 35enne di Bovolone (in provincia di Verona) che morì annegato nelle acque di Lido degli Estensi il 20 agosto del 2020, nel tratto tra il Bagno Oro e il Bagno Italia, dove finì in una buca dalla quale non riuscì più a uscire.

Ieri le parti si sono ritrovate davanti al gup Carlo Negri e tutte in accordo hanno chiesto un rinvio per perfezionare la questione relativa al risarcimento del danno. Il 9 poi gli imputati sceglieranno i percorsi processuali da seguire: eventuali riti alternativi o la discussione del rinvio a giudizio.

Sette le persone per le quali il sostituto procuratore Andrea Maggioni aveva chiesto il processo per cooperazione colposa in omicidio colposo. Si trattata di tre responsabili della società che gestisce il servizio di salvamento in mare nel tratto interessato - per non aver adottato tutte le misure di salvaguardia necessarie nella segnalazione del pericolo -, i due bagnini che erano presenti in loco e che intervennero, ma in maniera adeguata secondo la Procura, e due appartenenti alla Capitaneria di porto di Porto Garibaldi che quel giorno, arrivando nell’area di mare in cui Balzanelli risultava disperso, non spensero il motore e dunque l’elica della loro imbarcazione che, stando all’autopsia, colpì più volte il 35enne quando era ancora in vita e che riportò alla fine 16 lacerazioni.

Per l’indagine, lunga e laboriosa, soprattutto per gli aspetti della sicurezza in mare, la Procura si è avvalsa anche della “super-consulenza” dell’ammiraglio Vittorio Alessandro, coinvolto anche in casi di rilievo nazionale. l

Daniele Oppo

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