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L’episodio

Porto Garibaldi, azzannata da un cane al mare

Katia Romagnoli
Porto Garibaldi, azzannata da un cane al mare

Circondata da tre esemplari, un’insegnante ha chiamato il 112: «Non mollava la coscia. Gli altri due ringhiavano. Ero terrorizzata, piena di sangue»

15 novembre 2023
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Porto Garibaldi Giovane donna accerchiata e azzannata da un cane lupo, mentre altri due le ringhiavano attorno, durante una passeggiata in spiaggia a Porto Garibaldi. Nel pomeriggio di lunedì, attorno alle 16. 30, una giovane insegnante ha vissuto momenti di terrore autentico, dopo esser stata accerchiata da tre cani uno dei quali l’ha azzannata alla coscia sinistra, procurandole gravi ferite e un copioso sanguinamento. Il tutto davanti alle due donne che avevano condotto a spasso i tre cani, evidentemente non mansueti, senza guinzaglio o museruola.

«Sono cani già noti a chi come me è avvezzo a passeggiare in spiaggia – racconta la giovane insegnante ancora sotto choc – e sono ritenuti pericolosi. Purtroppo mi sono accorta della loro presenza all’ultimo momento e non ho fatto a tempo ad allontanarmi. Stavo passeggiando, come sempre, nei pressi della spiaggia libera adiacente al Park Emilio, quando sono stata assalita, all’improvviso dal cane lupo dal pelo folto e nero, il più aggressivo, mentre gli altri due, forse meticci dal pelo chiaro, continuavano a ringhiare minacciosamente attorno a me. Il cane lupo è riuscito a mordermi ad una gamba, ho visto il sangue uscire copiosamente».

Terrore «Ho temuto di morire dissanguata – prosegue la donna -; nonostante il terrore ed il dolore, sono riuscita ad afferrare il cellulare e a chiamare il 112, mentre le due donne restavano impassibili sulla duna. Il cane non mollava la presa». In pochissimi minuti sono giunte in spiaggia, dallo stradello della pineta ex Jakaranda due gazzelle del comando compagnia carabinieri di Comacchio e l’ambulanza. I cani sono stati recuperati dalle due donne, identificate sul posto dai carabinieri, mentre la giovane insegnante è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale del Delta, dove è stata sottoposta a numerosi tra accertamenti, esami diagnostici e terapie.

Dopo una visita chirurgica, gli esami ematici ed un’ecografia, si è reso necessario avviare la profilassi antitetanica, corredata da quella a base di antibiotici. Alle 1. 30 di martedì, nel cuore della notte, la donna azzannata, che vive a Porto Garibaldi, ha potuto fare rientro a casa con una prognosi di 15 giorni ma ieri mattina ha dovuto sottoporsi a nuova medicazione al pronto soccorso. «E se io fossi stata a passeggio con un bimbo o con altro cane, – si interroga la donna – cosa sarebbe potuto accadere? ». In questi giorni, come da procedure previste, il medico veterinario dell’Ausl dovrà compiere una serie di accertamenti sul cane, cosiddetto per legge, morsicatore, accertamenti necessari a verificare lo stato di salute e di custodia dell’animale, in funzione di ulteriori eventuali provvedimenti. l

Katia Romagnoli

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