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Sciopero generale: a Ferrara si fermano sanità nettezza e trasporti

Sciopero generale: a Ferrara si fermano sanità nettezza e trasporti

Stop anche per i somministrati

17 novembre 2023
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Ferrara Si riuniranno questa mattina alle 10 davanti alla prefettura per una manifestazione, i lavoratori che oggi aderiranno allo sciopero generale nazionale proclamato per oggi dai sindacati confederali Cgil e Uil e anche da Usb per protestar contro la legge di bilancio varata dal Governo Meloni.

Nella provincia i settori che potrebbero venire maggiormente colpiti sono quelli della sanità, del trasporto e della nettezza urbana.

Sanità Le aziende sanitarie, nell’avvisare che lo sciopero potrebbe comportare vari disagi all’utenza, rimarcano che saranno garantiti tutti i servizi di assistenza sanitaria d’urgenza (chirurgia d’urgenza, prestazioni di terapia intensiva, trasporto del 118, unità coronariche, pronto soccorso e tutto ciò che è legato all’emergenza-urgenza). Come previsto dalla legge, saranno dunque garantiti tutti i servizi minimi essenziali, mentre le attività programmate potranno subire riduzioni conseguenti all’adesione allo sciopero.

Hera Anche Hera ricorda che potrebbero esserci disagi nello svolgimento in particolare dei servizi ambientali: anche le aperture delle stazioni ecologiche potrebbero subire variazioni e chiusure. Anche in questo settore sono comunque garantite le prestazioni minime, assicurate per legge.

Lavoratori somministrati D’interesse l’adesione allo sciopero dei lavoratori con contratto di somministrazione sia a tempo indeterminato che determinato che, assicurano Nidil-Cgil e UilTemp di Ferrara, «sono pienamente coinvolti dagli scioperi del 17 e del 24 aprile».

«Al pari degli altri - ricordano le due categorie sindacali - potranno astenersi dalle attività per le intere giornate e turni di lavoro previsti dalle due iniziative: la prima circoscritta agli impieghi pubblici e ai trasporti e logistica, la seconda destinata ai lavoratori del privato, con esclusione di Poste, trasporti-logistica, igiene ambientale e consorzi di bonifica».

I “somministrati” nel Ferrarese, riferiscono i sindacati, «sono molte centinaia» e spesso sono «essenziali al funzionamento delle imprese manifatturiere, di servizi, nonché indispensabili per gli enti pubblici locali e la pubblica amministrazione locale». Non solo hanno diritto a scioperare ma hanno diritto «di ritenersi a credito di continuità e certezza lavorativa, di maggiore stabilizzazione dei rapporti di lavoro, del diritto alla formazione continua, alla salute e alla sicurezza, al riconoscimento sociale e contrattuale del loro impegno professionale». Sono spesso giovani donne e uomini che per via della precarietà e dei buchi tra un contratto e l’altro «si sentono umiliati poiché incapaci di costruirsi un futuro migliore: avere un mutuo, comprarsi casa o fare figli con la certezza di poterli mantenere dignitosamente». Lo sciopero è anche per loro. l

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