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Zabov e Rizzati si sposano: a Ferrara nasce la crema spalmabile

Maurizio Barbieri
Zabov e Rizzati si sposano: a Ferrara nasce la crema spalmabile

Matteucci (Cioccolateria): «Un prodotto tutto ferrarese»

17 novembre 2023
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Ferrara Dall’unione tra lo Zabov - nato subito dopo la fine della seconda guerra mondiale dalle distillerie Moccia con l’idea di produrre un liquore all’uovo innovativo con il brandy al posto del marsala - e la Cioccolateria Rizzati - azienda sorta una ventina di anni fa e che ben presto si impose per la bontà dei propri prodotti, in particolare la tenerina al cioccolato - è nato un nuovo prodotto, ovvero la crema allo Zabov. Il nome Zabov nasce dall’unione delle parole “zabaglione” e “ovo” e che ora si ripropone in versione crema da spalmare. Come è nata la crema allo Zabov lo spiega Marco Matteucci, proprietario col fratello del 50% della Rizzati mentre l’altro 50% è alla famiglia Pascucci proprietaria della nota marca che produce caffè. «Siamo di fronte a un prodotto totalmente ferrarese pensato con Cinzia Ori delle distillerie Moccia, e dopo varie prove è nata la crema spalmabile allo Zabov. Un vasetto contenente il 27% di liquore all’uovo miscelato a zucchero di canna, latte e altri ingredienti. «È stata trasformata la consistenza dello Zabov – spiega Matteucci – ma il gusto originale è rimasto inalterato».

Una crema spalmabile che, secondo i produttori risulta particolarmente adatta per essere accompagnata al caffé, per riempire cornetti e lievitati oppure spalmata sul pane. «A brevissimo la crema spalmabile sarà pronta per essere venduta nei nostri punti vendita e nei 24 punti vendita del Caffé Pascucci – spiega ancora Matteucci – successivamente il prodotto sbarcherà negli Stati Uniti, gli americani sono amanti delle creme dolci e il prodotto ha già avuto i primi riscontri positivi». La spalmabile verrà utilizzata dalla Rizzati per farcire il panettone in occasione delle festività natalizie in una versione tutta “speciale” per fare ricordare il sapore del ricordo.

Matteucci ha annunciato anche un’altra importante novità. «Stiamo chiudendo un accordo con Gate Group, società che segue i vettori mondiali per un accordo della durata quinquennale per la fornitura di un milione e mezzo di pezzi annui di tenerine che saranno servite ai clienti della compagnia aerea tedesca Lufthansa. Con loro avevamo già collaborato in passato, poi tutto si era bloccato a causa del Covid. Ora riprendiamo questa importante collaborazione. L’estate scorsa abbiamo consegnato centomila pezzi di tenerina. Da pochi mesi abbiamo iniziato a servire anche Dispensa Emilia che vanta già una quarantina di esercizi per la ristorazione in Italia e che è in costante sviluppo. La prima fornitura di prodotto ha avuto un notevole successo. Ricordo che siamo gli unici ad aver sdoganato e fatto conoscere in Italia e nel mondo la tenerina».

Matteucci, la cui azienda figura tra gli sponsor del Vicenza calcio e ha un rapporto di amicizia con il patron Rossi, si toglie un sassolino. «Recentemente si è svolto il Ferrara Food Festival dove la tenerina ha avuto il riconoscimento De.Co ovvero Denominazione Comunale; ebbene la mia azienda a questa rassegna non è stata invitata. Gli organizzatori quanto meno avrebbero potuto farmi una telefonata e invece non siamo stati coinvolti. Ci sono rimasto male».

Della serie nessuno è profeta in patria.