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Ferrara. A Cona Pronto soccorso “saturo”

Ferrara. A Cona Pronto soccorso “saturo”

Aumenta la pressione sul servizio di emergenza del Sant’Anna: proteste degli utenti. Elevato l’afflusso che risente anche del blocco dei ricoveri nelle due Case di cura

18 novembre 2023
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Ferrara Pronto soccorso di Cona sotto pressione, quest’anno accresciuta dal blocco in corso dei ricoveri presso le Case di cura del capoluogo disposto da Asl e Sant’Anna. Nonostante le manovre messe in campo dalle aziende sanitarie sul sistema dell’emergenza, compresa l’attivazione dei Centri di assistenza-urgenza (Cau) che pur sta dando qualche risultato, l’afflusso al pronto soccorso del Sant’Anna si mantiene elevato e una parte dell’utenza si lamenta dei tempi lunghi.

Nella notte tra venerdì e ieri, verso le 23, erano una trentina i pazienti in attesa, altrettanto quelli in trattamento. E’ bene ricordare che tra i pazienti “in trattamento” alcuni, spesso anziani, aspettano un posto letto per il ricovero e sono quindi obbligati a rimanere per molte ore nei locali del servizio di emergenza.

Il maxi afflusso di utenza è avvenuto in maniera importante a partire dalle ore 18 della giornata di venerdì, quando si è registrata un po’ di coda in fase di accoglienza. E’ stato comunque mantenuto il rispetto nei tempi di accesso per i codici ad alta priorità. La difficoltà a reperire posti letto è stata acuita dalla sospensione dei ricoveri “dirottati” dal sistema pubblico verso gli ospedali accreditati della città, Salus e Quisisana.

Da circa tre settimane i posti disponibili in queste strutture non vengono occupati da nuovi arrivi a causa di uno stop disposto per motivi economici e, più recentemente, in vista dell’evacuazione dei residenti attorno alla parrocchia di San Benedetto programmata per domenica 26 novembre a causa del ritrovamento di un ordigno bellico. L’altra notte il numero dei pazienti è via via diminuito, tanto che la lista delle persone in attesa della presa in carico è stata praticamente azzerata attorno alle 5 del mattino, mentre è risultato in aumento il numero di casi “in trattamento” (42). Elevato il numero delle “urgenze” gestite ieri mattina: alle 13 il numero dei pazienti in attesa era nuovamente salito a 38 (7 codici arancioni, 17 gli azzurri e 14 i verdi), mentre era aumentato fino a 53 il numero degli utenti “in trattamento”. Un afflusso che genera non solo caos all’interno degli spazi del pronto soccorso, ma comporta anche una crescita del rischio di trasmissione di virus e batteri. «Sono qui da ieri pomeriggio (l’altro ieri, ndr)», segnalava nella notte un uomo accanto all’anziana madre. Afflussi che, secondo i dati del sito “ferrarasalute”, sarebbero rimasti contenuti negli altri pronto soccorso presenti sul territorio provinciale.

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