La Nuova Ferrara

Ferrara

Verso l’operazione

Bomba a Ferrara, strategie e piani alternativi per l’evacuazione

Giovanna Corrieri
Bomba a Ferrara, strategie e piani alternativi per l’evacuazione

Domenica sarà disinnescato l’ordigno. La zona dell’ex convento sarà blindata

20 novembre 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Ferrara Che fanno i residenti dell’area che domenica sarà evacuata per disinnescare la bomba della seconda Guerra mondiale ritrovata durante l’opera di riqualificazione dell’ex convento di San Benedetto? Prima di tutto, alzano gli occhi al cielo e spalancano le braccia. Poi sorridono. In fondo i piani, almeno per i più, prevedono gite fuori porta, o visite a parenti e amici che abitano fuori dalla zona rossa. C’è chi ha la possibilità di trasferirsi nella casa al mare o in montagna, chi comunque sarebbe andato fuori città per la partita dei figli. E chi invece di una gita domenicale ha optato per il weekend partendo già il sabato e non dovendo fare la levataccia la domenica (l’area della zona rossa infatti dovrà essere completamente liberata entro le 8 del mattino). «Se ci si organizza un minimo in fondo non cambierà proprio nulla. Certo per chi aveva in programma di riposarsi e rimanere a dormire fino a tardi sarà un po’ dura».

Gite Ieri mattina davanti alla chiesa di San Benedetto fra i fedeli diretti alla messa, e tra i quali molti risiedono nella zona che sarà interessata dall’evacuazione (gli altri tiravano un sospiro di sollievo), ancora c’era chi non aveva del tutto chiari i programmi per domenica «ma di sicuro ne approfitteremo per visitare un’altra città», diceva una coppia con due bambini. Stessa idea di Emanuele Padovani, «dobbiamo ancora organizzarci, non sappiamo dove andremo ma sicuramente fuori città, e siccome domenica dovevamo andare via presto, entro le otto, allora abbiamo deciso di partire direttamente sabato». Giovanni Rossi si accoda: «Farò una gita ma devo capire dove. Accoglienza in Fiera? Sì lo so ma non piace tanto l’idea di stare la tutti in gruppo. Si può risolvere altrimenti». Silvia e Mario stavano decidendo la meta: «Forse San Leo, chissà». «Noi abbiamo la fortuna di avere una casa al mare – diceva Mariangela Puglia – quindi ne approfitteremo e passeremo la giornata proprio là». E Gianni Soriani invece andrà nella sua casa in campagna nella zona di Finale Emilia.

Ospiti «Abito in corso Porta Po, eccome se sono interessata dall’evacuazione – rifletteva Claudia Vannella – andrò a casa di amici che abitano fuori dalla zona rossa. In parrocchia ho sentito che in tanti saranno ospiti di parenti o amici. È fra i consigli che ci stiamo dando qui in vista di domenica, come quella di lasciare aperte le finestre chiudendo solo le tapparelle». E sarà ospite di parenti che abitano fuori dalla zona interdetta anche Irene Masini.

Sport C’è chi non sentirà molto lo “sconvolgimento” della giornata, «del resto non saremmo comunque state qua» dicevano mamma e figlia, che domenica sarà impegnata a Parma nella partita di hockey. Anche Massimo Saletti porterà il figlio a giocare a calcio, mentre sua moglie e gli altri figli andranno dai nonni che abitano fuori dalla zona vietata: «A casa lasceremo al massimo il pesce rosso. Preoccupazioni per la situazione? Non direi, abbiamo abitato a dieci metri dalla bomba per quindici anni».

Lavoro Non pensa ad alcuna gita fuori porta invece Riccardo Spadi che lavorerà «come sempre: anche adesso sto andando al lavoro. Abito nella zona rossa quindi sono interessato dall’evacuazione ma uscirò per andare al lavoro, che si trova fuori dalla zona rossa». Che è quella compresa in un raggio di 685 metri dal luogo dove si trova la bomba (per sapere se ci si trova all’interno dell’area è possibile consultare il sito internet del Comune o chiamare l’Urp al numero verde 800-532532). Dovrà essere completamente evacuata entro le 8. Le operazioni inizieranno alle 6 del mattino e dalle 7 non sarà più possibile accedere all’area, sarà consentito solo il traffico in uscita. l

Giovanna Corrieri

© RIPRODUZIONE RISERVATA