Ferrara, il Duomo per le messe di Natale: adesso è corsa contro il tempo
In via di completamento i lavori di recupero e restauro poi servirà il piano di pulizia. Inagibile la navata di sinistra, accessibili navata di destra, altare maggiore e abside
Ferrara
Un’interdizione per motivi di cantiere che dura dal 4 marzo 2019 e dopo quasi 5 anni la Cattedrale sarà quindi aperta - ma non in maniera completa - per i fedeli che vorranno assistere alle celebrazioni religiose e ai turisti per una visita a un monumento storico del XII secolo. Tutta la navata sinistra, compreso il Battistero, sarà inagibile e ci saranno apposite transenne per impedire l’accesso alle persone, in quanto il lavoro di recupero deve ancora terminare. La navata centrale con l’altar maggiore e l’abside e tutta la navata di destra con i relativi altari laterali saranno riaperti dopo questi anni di lavori. La corsa contro il tempo per la riapertura si sta quindi concludendo positivamente e il traguardo di Natale appare in dirittura. Un segno positivo a dimostrazione che i lavori di recupero e consolidamento hanno restituito alla città un’ampia porzione della chiesa principale della città e soprattutto non ci saranno più le trasferte per le funzioni importanti nella basilica di San Francesco, ma il Duomo tornerà ad essere l’epicentro delle celebrazioni diocesane. In questi mesi i lavori di restauro e consolidamento all’interno della Cattedrale sono stati eseguiti dalla ditta “Leonardo Costruzioni”, già impegnata nel recupero del Palazzo Arcivescovile, della Chiesa di San Paolo e del monastero di San Giorgio.
Nel mese di ottobre 2022 era stata inaugurata una mostra all’interno del cantiere della Cattedrale visitata da oltre 70mila persone in un anno. Iniziativa fortemente voluta dall’Ufficio tecnico diocesano che ha dato la possibilità in questi mesi ai visitatori e ai turisti di ammirare la bellezza del duomo ferrarese, pur incerottato, consentendo anche ai fedeli di pregare davanti all’unico altare agibile, quello della Madonna delle Grazie, la patrona di Ferrara. Ma proprio mentre si stava sistemando l’ultimo degli otto pilastri che costituiscono i piloni portanti su cui regge il monumento, sono state rinvenute nel lato sud più vicino all’abside nuove bellissime sculture, alcune un po’ rovinate dai probabili lavori dei secoli passati, altre perfettamente intatte. Statue, sculture e decorazioni che da oltre trecento anni sono state murate e che solo nel Duemila hanno ritrovato la luce. Alcune di queste, quelle meglio conservate, resteranno esposte al pubblico, altre saranno dotate di un apposito sportello per cui sarà possibile aprire o chiudere a seconda della necessità. Le antiche colonne avevano resistito anche al grande terremoto del 1570 e probabilmente, senza l’intervento eseguito nel Settecento, avrebbero retto meglio l’onda d’urto delle scosse del maggio 2012.
Ovviamente c’è ancora molto da lavorare per sistemare la Cattedrale, ma la buona notizia è l’imminente riapertura. La Cattedrale infatti, dopo il terremoto, aveva subito una prima chiusura fino a luglio 2012 e poi nella primavera 2015 quando per questioni di sicurezza sono state applicate in tutta la basilica delle reti di protezione sotto i soffitti per impedire che l’eventuale distacco di frammenti potesse cadere a terra. Oltre a completare il restauro interno della Cattedrale, ci sono da consolidare la facciata e in particolare il protiro che versa in condizioni molto precarie. Inoltre, è quasi pronto il bando per il restauro del campanile, opera incompiuta quattrocentesca che porta la firma di Leon Battista Alberti, ma solo dopo l’estate 2024 si vedrà cominciare il cantiere di lavoro. l
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