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Migliarino. L’acquisto online è una truffa

Annarita Bova
Migliarino. L’acquisto online è una truffa

Vende mobili e altri oggetti su una nota piattaforma e diventa un’odissea. «Sono andata anche a casa loro perché non hanno l’auto. Ma non mi hanno pagata»

24 novembre 2023
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Migliarino Hanno venduto mobili e altri oggetti online ma al momento della consegna non sono stati pagati ed è così iniziata l’odissea per una coppia di Migliarino.

«Quei soldi mi servivano per fare la spesa e per andare a lavorare. Ho anche fatto 40 chilometri per consegnare la merce perché mi hanno detto che non avevano la macchina e vedendo un bambino piccolo in foto ho pensato che anche loro potessero essere in difficoltà. Invece mi hanno truffata e mi sento una sciocca per esserci cascata». Stenta a crederci la donna caduta in una delle centinaia di trappole delle vendite online e l’unica speranza è che le forze dell’ordine possano in qualche modo aiutarla.

I fatti La coppia, che abita nel comune di Fiscaglia, ha deciso di mettere in vendita alcuni mobili e oggetti utilizzando delle note piattaforme. «Siamo stati contattati da una famiglia che vive nel territorio di Riva del Po e dopo una serie di messaggi con tanto di foto di ogni singolo prodotto, ci siamo accordati per una vendita in blocco. Cassettiera, specchio, quadri e anche alcuno mobiletti per la casa oltre che vasi e suppellettili. Hanno voluto anche un video». Alla fine è stato concordato il prezzo di 140 euro. «Sembrava tutto a posto, però ci hanno detto di non avere un’auto e di far loro la cortesia di portare la merce a casa. Hanno anche aggiunto che avrebbero pagato la benzina».

Dopo essersi confrontati, marito e moglie hanno pensato «di non chiedere nulla per il carburante. Siamo andati a vedere il loro profilo e in tutte le foto c’è un bimbo piccolo. Così abbiamo immaginato che fossero in difficoltà e che quei mobili servissero per rendere la loro casa più comoda e accogliente. Insomma, ci siamo anche un po’ lasciati intenerire, proprio perché non navighiamo certo nell’oro e sappiamo quanto sia difficile arrivare alla fine del mese».

La truffa Concordato giorno e orario, «mi sono caricata tutto in macchina e sono andata a casa loro. Mi hanno accolta nel cortile e aiutata naturalmente a scaricare tutto. A quel punto ho aspettato che mi pagassero ma hanno detto di non avere i soldi e di non potere in quel momento andare a prenderli. Non sapendo cosa fare e intuendo che ci fosse qualcosa di strano, sono tornata a casa. Nonostante i nostri continui solleciti, dei soldi nemmeno l’ombra. Le scuse sono continue e ora l’unica speranza è che possano fare qualcosa le forze dell’ordine».

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