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FdI, Balboni jr nuovo coordinatore: «Una responsabilità storica»

Giovanna Corrieri
FdI, Balboni jr nuovo coordinatore: «Una responsabilità storica»

Al congresso del partito Malaguti ha passato il testimone all’assessore di Ferrara. Il senatore: «Campagna elettorale sul Cpr? Il Pd è per l’immigrazione incontrollata»

26 novembre 2023
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Ferrara Alessandro Balboni è il nuovo coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Il testimone gliel’ha passato ieri Mauro Malaguti al congresso del partito che ha riunito all’hotel Astra, fra gli altri, il senatore FdI Michele Barcaiuolo («Alessandro Balboni sarà un ottimo vicesindaco»), Fabrizio Toselli (Fi) che si appresta a coordinare il suo partito (congresso fissato per il 16 dicembre), e rappresentanti delle associazioni di categoria.

Il neo coordinatore ha cominciato il suo discorso con «una frase che mi è stata insegnata molti anni fa e che racchiude il senso profondo di Fratelli d’Italia: “Non serve sperare per intraprendere e non serve riuscire per perseverare”. La sfida – ha continuato – è rilanciare una nazione che per troppo tempo ha visto dati economici e dell’occupazione crollare, e governi tecnici imposti. Non ci si può più permettere di avere governi annacquati, arcobaleno, dove ogni decisione è un compromesso al ribasso. Oggi abbiamo una responsabilità storica», ha poi detto pensando al prossimo 9 giugno, e alle amministrative e alle elezioni in Europa. «Le conquiste fatte finora sono state importanti, il partito gode di salute ma abbiamo il dovere di essere di supporto al partito mettendo in campo una campagna elettorale che casa per casa e voto per voto, possa contribuire al momento storico. Ferrara l’ha rappresentato e sarà compito del nuovo coordinamento provinciale impegnarsi con gli alleati per presentare candidature forti di partito o civiche per radicare in tutto il territorio il centrodestra. Chiederò uno sforzo». Del resto, la rivendicazione, «abbiamo aperto molto circoli negli ultimi anni e in proporzione al numero di abitanti siamo la provincia con maggior tesserati della Regione e siamo la seconda provincia per numero di tesserati nel movimento giovanile».

«Avevamo ragione su tante cose – ha sottolineato nel suo intervento Malaguti – quando dicevamo che l’Idrovia non si sarebbe mai realizzata, avevamo ragione sugli ospedali del Delta e Cona, cattedrali nel deserto perché poi non hanno fatto la viabilità. Noi abbiamo messo in crisi la sanità? Quest’anno il Governo ha stanziato 136 miliardi. Avevamo ragione sull’immigrazione ma oggi il problema è il Cpr. La sinistra è brava a criticare ma non propone alternative, ed è incoerente nel modo di fare politica: ricordate il motto delle femministe negli anni ’70 “l’utero e mio me lo gestisco io”, e oggi una parte di loro appoggia l’utero in affitto».

Le contraddizioni del Pd, «che cambia sempre idea, se è sintomo di intelligenza allora il Pd ha il tasso di intelligenza più alto del mondo», le ha elencate il senatore Alberto Balboni (il «faxsista, nostalgico del fax» si è definito), parlando tra le altre cose di riforma costituzionale, immigrazione, e del Cpr (in Comune Pd, Ac e Fbc hanno chiesto una commissione informativa su questo): «Vogliono fare la campagna elettorale su questo? Allora diciamo qual è la loro ricetta, integrarli tutti, e qual è la nostra, farli venire regolarmente non assegnando più agli scafisti il diritto di decidere chi sì e chi no, di farli venire magari in collaborazione con le associazioni di categoria che possono fare corsi di formazione. Nei prossimi anni abbiamo previsto 500mila ingressi, ma no immigrazione incontrollata. Tra l’altro il ministro Piantedosi mi ha detto che è in corso un’istruttoria affidata ai prefetti per valutare dei luoghi lontani dai luoghi abitati, recintati e protetti dove se escono è per salire su una nave o un aereo che li riporti a casa. Con questi Centri non si rendono irreperibili, e non saranno trattati malissimo: noi ci mettiamo dentro la Croce Rossa. E poi c’è un modo semplicissimo di finire questa detenzione così insopportabile, basta che dicano qual è il paese da cui vengono e saranno rimpatriati ma non possiamo permettere che tornino nelle nostre strade a delinquere». l

Giovanna Corrieri

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