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Intervento dei carabinieri

Corporeno, ruba le sigarette e fugge. I tabaccai lo inseguono: preso

Corporeno, ruba le sigarette e fugge. I tabaccai lo inseguono: preso

La famiglia "detective": «Lo abbiamo tampinato in auto e avvisato il 112»

28 novembre 2023
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Corporeno È entrato in tabaccheria lasciando la porta aperta. Senza dire una parola, si è avvicinato agli espositori delle sigarette, ne ha afferrato uno e se ne è andato. Un furto-lampo che ha lasciato esterrefatta - ma solo per pochissimi istanti - la titolare dell’edicola-tabaccheria “Dall’Angelo” di Corporeno. La reazione di Cristina Lavezzo è stata infatti immediata e, grazie a una task force familiare che ha funzionato a meraviglia, il ladruncolo è stato bloccato poco dopo dai carabinieri. Nel frattempo, era riuscito a fumarsi una sigaretta.

Erano le 8.45 di ieri, racconta Cristina, quando il ragazzo ha fatto il suo ingresso nel negozio: «Era molto giovane, non più di vent’anni e aveva il viso in parte coperto da un passamontagna. Per poter scappare più in fretta non ha nemmeno chiuso la porta, e non ha parlato. Si è semplicemente diretto verso gli espositori delle sigarette elettroniche e ne ha preso uno intero con dieci confezioni da dieci euro ciascuna, e poi è scappato a piedi». Cristina ha subito chiamato il marito: «Ho gridato: “Renato, c’è un ladro”! e lui si è messo subito all’inseguimento del ragazzo, ma lui da ventenne correva più in fretta. Allora, avendo capito che direzione aveva preso, e conoscendo a menadito la campagna qui attorno, abbiamo deciso di prendere la macchina e ci siamo messi a tampinarlo con la Panda, mentre mia figlia dalla tabaccheria chiamava il 112».

Il ragazzo, fuggito lungo la ciclabile di via Nuova, era convinto di aver seminato il suo inseguitore, e non si è accorto dell’utilitaria che lo stava tenendo d’occhio, per aggiornare i carabinieri sui suoi spostamenti: «Sono arrivati immediatamente con un pattuglia, e sono stati davvero bravissimi – continua Cristina – abbiamo detto loro di non andare alla tabaccheria ma di raggiungerci sulla via Nuova». Nel frattempo il giovane aveva preso la via dei campi: «Mio marito è sceso e si è messo a pedinarlo per non perderlo di vista, mentre io con la Panda mi sono spostata 500 metri più avanti, sulla ciclabile, pronta nel caso ad aiutarlo». All’arrivo della pattuglia dei carabinieri il ragazzo ha cercato di scappare nella direzione opposta, «dove però sarebbe finito diritto verso mio marito». I carabinieri da una parte, il signor Renato dall’altra, la Panda sull’altro vertice, il ladro di sigarette si è dunque ritrovato accerchiato ed è stato bloccato dai carabinieri, consegnando il maltolto: «Il ragazzo si è scusato e ha restituito tutto ai militari. Anzi quasi tutto perché intanto si era fumato una sigaretta», racconta ancora Cristina, che ha reagito un po’ perché il giovane non era stato minaccioso e aveva un aspetto tutto sommato innocuo, ma un po’ anche perché «sono stanca di avere paura. Non è certo il primo episodio spiacevole che siamo stati costretti a subire. Tempo fa una banda di tre uomini ha staccato dal muro il distributore di sigarette e lo ha portato via caricandolo sul furgone, altre volte hanno tentato la truffa del cambio del 50 euro falsi, e poi ci sono state diverse intrusioni. Questa volta, però, c’è stato almeno il lieto fine».l

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